Il blog, inteso come sito web che permette a chiunque di realizzare e pubblicare facilmente nuovi contenuti, è uno STRUMENTO estremamente utile. Così come qualunque altro strumento online, come le email, i social network, i motori di ricerca, il blog è utile solo quando svolge il ruolo corretto in una specifica strategia di web marketing.
Mi capita spesso di chiacchierare con imprenditori che mi chiedono come mai, nonostante abbiano fatto un blog aziendale e scrivano buoni contenuti, non ottengano risultati. In questo articolo spiego esattamente quando, perché e in quali condizioni il blog funziona e i motivi per cui invece non funziona. Accendi il cervello e seguimi ;-).
La strategia di web marketing è uguale per qualunque azienda? No.
Il blog svolge lo stesso ruolo in qualunque strategia di web marketing? No.
Il blog è la strategia? Assolutamente no!
Oggi molti imprenditori hanno capito che il blog è importante (e in tanti casi lo è davvero). Il problema è che non sanno davvero PERCHÉ è importante e in quali casi funziona meglio che in altri. Quando si utilizza un qualunque strumento come il blog senza una visione strategica possono accadere due cose:
- Il blog “funziona”. L’azienda crea il blog e dopo un po’ di tempo, grazie ai contenuti pubblicati, riceve contatti da potenziali clienti interessati ai prodotti.
- Il blog NON funziona. L’azienda crea il blog e dopo un po’ di tempo, grazie ai contenuti pubblicati, non succede un bel niente!
Nel primo caso l’imprenditore è contento, ottiene risultati e NON avverte il bisogno di prendere (davvero) consapevolezza del motivo per cui ne ottiene (almeno fino a quando continuano ad arrivare).
Nel secondo caso, in genere, si attribuiscono le colpe allo strumento stesso. In altre parole l’imprenditore pensa: “il blog non serve a niente”. Non sa che la verità è un’altra: nel suo particolare caso e per l’utilizzo che ne ha fatto, il blog non ha portato risultati. Ciò vuol dire che avrebbe potuto portare risultati se fosse stato impiegato nel modo corretto.
Non esiste uno strumento online che funziona sempre bene e uno che non funziona mai.
Questa è solo un’illusione o meglio è l’unica spiegazione che l’imprenditore può darsi quando qualcosa non funziona e basandosi sulle sue conoscenze, il suo giudizio personale e le cazzate che sente dire in giro.
Questo accade perché purtroppo ancora oggi gli imprenditori “identificano” il web marketing con gli strumenti di cui sentono spesso parlare (social network, blog, email, ecc.). Quindi si interessano agli strumenti senza sapere che in realtà il web marketing, quello vero, è STRATEGIA e che nulla ha a che fare con gli strumenti.
Non essendo nelle condizioni di poter elaborare la propria strategia di web marketing, gli imprenditori si affidano al sentito dire (di chissà chi). In altre parole si fidano di ciò che viene consigliato loro invece di scegliere consapevolmente… e quando qualcosa non funziona – taaaac – è colpa loro.
No, la colpa non è solo dell’azienda che non pubblica abbastanza articoli e non aspetta abbastanza tempo. La colpa non è neanche dello “strumento”. La colpa è dell’approccio al web marketing strategico completamente errato o del tutto assente.
Perché e quando il blog funziona o non funziona?
Ora ti spiego il motivo per cui hai fatto solo il blog e hai ottenuto risultati. Il motivo è davvero molto semplice.
Devi sapere che se ottieni risultati solo scrivendo articoli sul blog, il merito non è solo tuo e non è solo del blog in quanto strumento quasi “magico”. Il merito è anche di chi ti cerca sui motori di ricerca. Quando i risultati arrivano non è “per magia”, ma perché si verificano questi due eventi:
- Scrivi contenuti di qualità con una buona frequenza.
- C’è qualcuno che cerca e trova su Google CIO’ CHE TU SCRIVI!
Detta in altro modo, ottieni risultati utilizzando “solo” il blog se e solo se c’è qualcuno che cerca e trova su Google ciò che stai scrivendo.
Al contrario, quando non ottieni risultati utilizzando solo il blog vuol dire che non scrivi contenuti di qualità e interessanti per il tuo target e/o semplicemente i tuoi potenziali clienti NON cercano (o non trovano) su Google ciò che scrivi.
Uno dei ruoli principali del blog in una strategia di web marketing è infatti l’intercettazione di quella che chiamo “domanda consapevole”, composta dai potenziali clienti che cercano informazioni relative ai tuoi prodotti e servizi oppure soluzioni ai problemi che i tuoi prodotti risolvono.
L’approccio corretto non parte MAI dalla scelta dello strumento da utilizzare, ma dall’elaborazione di una strategia corretta per il caso specifico e che si basa – ATTENZIONE – sul processo di acquisto tipico dei propri clienti.
Ti sei mai chiesto qual è il processo di acquisto online tipico dei tuoi clienti? E’ la domanda più importante a cui dovresti rispondere.
L’approccio corretto per ottenere risultati con il blog.
“Ho fatto il blog e non succede niente”… se avessi avuto un euro per ogni volta che ho sentito questa frase… :-).
Torniamo a noi.
Abbiamo detto che uno dei ruoli del blog in un piano di web marketing sensato è quello dell’intercettazione di domanda consapevole, cioè i potenziali clienti che nel LORO processo di acquisto si trovano nella fase di “acquisizione informazioni”.
Ecco le macro-fasi di un qualunque processo di acquisto (non solo online):
Seguimi attentamente.
FASE 1. Il tuo potenziale cliente un bel giorno scopre il tuo prodotto oppure prende coscienza di avere un determinato problema che il tuo prodotto risolve.
FASE 2. Cosa fa subito dopo? Cerca informazioni sul prodotto, oppure sulla soluzione al suo problema, oppure informazioni sulle differenze tra diversi prodotti, marchi, fornitori, ecc.
La domanda fondamentale che dovresti porti PRIMA di creare un blog e scrivere articoli è:
Di quali informazioni hanno bisogno i clienti che acquistano i miei prodotti?
La cattiva notizia è che a questa domanda puoi rispondere solo tu e in teoria nessuno potrebbe rispondere meglio di te, visto che fino ad oggi hai avuto a che fare con le domande, i dubbi e le paure dei tuoi clienti.
Rispondere a questa domanda vuol dire automaticamente rispondere a un’altra domanda ancora più frequente: “Ho capito che il blog è utile, ma cosa ci scrivo?”.
La risposta è la stessa.
Se sai quali informazioni cercano i clienti, sai anche cosa scrivere nel tuo blog. Punto.
Tu dovresti conoscere i tuoi clienti meglio di chiunque altro. Se non conosci i tuoi clienti, il tuo problema non è il web marketing.
Quando scrivi sul blog devi RISPONDERE proprio alle domande, dubbi e paure che i tuoi clienti comunicano ogni qual volta fai una vendita. Online non puoi stringere la mano al cliente, ma puoi rispondere alle domande che più spesso si pone PRIMA di acquistare il tuo prodotto. Il blog ti permette di rispondere con un solo articolo a tutti i clienti che in futuro si porranno la medesima domanda.
Ok, faccio un esempio.
Poniamo il caso tu venda zanzariere.
Ho fatto un esercizio al volo. Ho utilizzato lo strumento delle parole chiave di Google Adwords per farmi un’idea di quali e quante parole la gente cerca relativamente all’argomento “zanzariera”. Ecco una piccola parte del lungo elenco:
Nella colonna destra puoi notare i volumi di ricerca mensili delle singole parole, cioè quante volte ogni parola in elenco è stata cercata su Google in un mese.
Premesso che di zanzariere non so nulla, osservando questo elenco noto che ne esistono di diverse tipologie: a rullo, elettrica, magnetica, ecc.
Visto che la gente cerca informazioni sulle varie tipologie di zanzariera, potresti utilizzare appositi articoli del blog per spiegare differenze, vantaggi e svantaggi di ogni diversa tipologia e fornire dei suggerimenti in base alle specifiche esigenze del potenziale cliente. Potresti anche scrivere articoli immaginando altre domande dei clienti come ad esempio:
“quali sono le migliori zanzariere per una villa al mare?”
“quanti anni durano le zanzariere?”
“esiste una garanzia per le zanzariere?”
Potresti anche scrivere articoli che non parlano direttamente di zanzariere ma del problema che queste risolvono. Per esempio potresti scrivere articoli sui danni causati dalla puntura di alcuni insetti.
Ripeto, sono solo esempi banali poiché io non so quali e quante domande possono porsi i clienti che cercano informazioni sulle zanzariere.
Ciò che invece so bene è che se qualcuno CERCA, allora tramite il blog puoi farti trovare, a patto che tu sia in grado di intuire cosa davvero cercano i tuoi potenziali clienti (informazioni, dubbi, paure, ecc.) anche aiutandoti con lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Adwords (se hai un account) o, più semplicemente, parlandoci… ;-).
Il posizionamento del blog su Google non è un risultato.
Il posizionamento del blog per alcune parole su Google NON è MAI un risultato. Il risultato è la vendita o il contatto con il cliente.
Il fatto che tu faccia un blog che si posiziona per una parola che nessuno cerca equivale a NON essere posizionato e cioè a NON ottenere risultati.
In un articolo di qualche tempo fa (che ti suggerisco vivamente di leggere) scrivevo:
Quindi l’obiettivo del posizionamento su Google è fare in modo che i tuoi potenziali clienti ti trovino quando ti cercano.
L’obiettivo NON è essere figo e mostrare alla fidanzata, alla moglie, agli amici al bar che sei primo su Google per le parole “Gigi Minchiolla esperto di spam postmoderno Roma“.
Ripeto sinteticamente, a scanso di equivoci:
- Il potenziale cliente cerca su Google ciò che offri.
- Il tuo sito è presente su Google per la ricerca di parole relative a ciò che offri.
FINE.
Così come il blog, anche il posizionamento su Google NON è MAI fine a se stesso.
E se nessuno cerca su Google?
Bravo, ottima domanda! La risposta è molto semplice:
Se nessuno cerca su Google ciò che scrivi, il blog “da solo” non funziona.
Cosa intendo per blog “da solo”? Intendo che se i clienti non cercano attivamente su Google i tuoi contenuti (o le ricerche sono poche), allora non ti rimane che intercettare la domanda latente (cioè chi non cerca, ma potrebbe esserne interessato) e non puoi farlo semplicemente pubblicando articoli, ma devi aiutarti intercettando utenti tramite ad esempio la pubblicità su Facebook.
Devi intercettare il tuo target su Facebook (e non solo) e mostrargli i contenuti scritti sul blog.
In questo caso il blog NON svolge più un ruolo di intercettazione della domanda, ma solo di informazione e connessione.
Clienti e prodotti diversi, strategie diverse, strumenti (e relativi ruoli) differenti.
In altre parole i potenziali clienti scopriranno un certo prodotto o di avere un determinato problema e saranno stimolati a saperne di più, ad ottenere maggiori informazioni e il blog fornirà proprio queste informazioni.
Grazie al blog potresti inoltre ottenere l’email del potenziale cliente al fine di “accompagnarlo gradualmente” lungo tutto il processo di acquisto, dalla scoperta del problema fino all’acquisto della soluzione.
Se la gente mi trova già su Google posso promuovere i miei articoli anche altrove?
Ovviamente si. Tutte le tattiche che puoi mettere in campo per amplificare la portata del tuo blog, e mostrarlo a potenziali clienti in target, sono tra loro il più delle volte “compatibili”.
Accendi il cervello.
Spero tu abbia compreso un po’ meglio i motivi per cui il blog funziona o non funziona.
Se usi solo il blog e i potenziali clienti ti contattano, non è una magia, ma dipende innanzitutto dal fatto che i clienti cercano su Google ciò che scrivi e tu offri ai clienti le informazioni che loro cercano.
Quando uno strumento di web marketing funziona c’è sempre un preciso motivo.
Quando uno strumento di web marketing NON funziona c’è sempre un preciso motivo.
Un imprenditore come te dovrebbe conoscere molto bene la propria strategia di web marketing proprio perché in base a quella può definire CON COGNIZIONE DI CAUSA i ruoli dei singoli strumenti come il blog che, come abbiamo visto, possono essere diversi da caso a caso.
Come si elabora una strategia di web marketing? Noi utilizziamo un metodo che si chiama ConnectionFunnel®.
In cosa consiste? Si divide in due macro-fasi:
- Analisi e studio del processo di acquisto online tipico del cliente. I clienti acquistano online i prodotti in maniera differente, in tempi differenti e con modalità differenti. Sono certo che non acquisteresti online un paio di scarpe così come acquisti una bottiglia di vino o una polizza assicurativa. L’imprenditore deve capire come acquistano i propri clienti, di quali e quante informazioni hanno bisogno, come e quando scoprono i prodotti, cosa cercano, ecc.
- Elaborazione della strategia. Solo dopo aver compreso il processo di acquisto dei clienti, sarà possibile per l’imprenditore elaborare una strategia di web marketing che si riveli realmente sensata per il proprio caso specifico.
La strategia di vendita online definisce gli strumenti da utilizzare e i relativi ruoli. Se conosci la tua strategia, sai se il blog può servirti e come esattamente dovrai utilizzarlo.
Senza una strategia sei costretto a procedere con il prosciutto sugli occhi, a tentativi più o meno goffi, nella speranza che il blog funzioni e senza sapere PRIMA se nel tuo caso funzionerà davvero.
Se sei un imprenditore che desidera comprendere come progettare un piano di web marketing e /o prenderne il controllo evitando fregature e investimenti errati, puoi valutare studiare il corso di WEB MARKETING PER IMPRENDITORI. Spieghiamo agli imprenditori il metodo completo per progettare e implementare la strategia di web marketing per qualunque azienda esattamente come facciamo noi, come e cosa delegare all’esterno, come scegliere i fornitori e come evitare di farsi fregare. Se sei interessato a saperne di più, visita www.corsowmi.it.
Se sei anche alla ricerca di un professionista di web marketing, puoi cercarlo sul motore di ricerca www.wmi.it
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Ricorda, il web Marketing è una scienza, non un’accozzaglia di strumenti!
Alessandro
Fantastico articolo Alessandro, spunti chiari e diretti per vedere un po meglio nella nebbia del web marketing!
Grazie 🙂
Grazie Ale. Sono alle prime armi con il blog e mi sono rivisto molto nella tua descrizione.
Grazie a te, mi fa piacere 🙂
Grazie Alessandro, anche questo articolo davvero illuminante… Sono curiosa di ricevere le info sul tuo corso… Sono già in lista di attesa ?�
Ciao Ivana, grazie. Ci siamo quasi 🙂
Grazie Alessandro…. contenuto interessantissimo e molto chiaro! È un piacere leggerti… 🙂
Grazie a te 🙂
“Gigi Minchiolla esperto di spam postmoderno Roma”.
A parte il post, che è di livello… ma questa “chicca” mi ha fatto ribaltare dalla sedia.
Buon Lavoro!
Grazie Thomas 🙂
Contraccambio. Ti sto menzionando sul mio blog. Non per via della nostra affinità relativa alla capigliatura, ma per altri motivi “arcani et secreti”.
A presto. 😉
Articolo fantastico, hai risposto chiaramente ad alcuni dubbi personali. Lo terrò come una guida!!
Grazie Stefano 🙂
Ciao Alessandro,
esiste per caso un manuale da acquistare relativo al web marketing?
Grazie
Mirco
Ciao Mirco, di libri e manuali di web marketing ne esistono tanti e per consigliarti al meglio dovrei comprendere le tue esigenze specifiche. Cosa ti interessa imparare esattamente? Ciao e grazie a te.
Dopo una marea di post letti, eccone finalmente uno che mette bene in chiaro le cose!
Grazie mille!
[il web Marketing è una scienza, non un’accozzaglia di strumenti!]
Parole sante… parole sante
Saluti
Bel post, solo un piccolo appunto sull’affermazione: “Il posizionamento del blog su Google non è un risultato”.
E’ giusto far comprendere che se si sta puntando a vendere X, essere molto ben posizionati per una certa stringa di ricerca e non chiudere la vendita di X è un “non risultato” per quell’obiettivo, ma il posizionamento ottenuto è un valore che bisogna comunque riconoscere e imparare a sfruttare.
Se mi posiziono egregiamente per un prodotto collaterale al mio che non vendo, potrei pensare di venderlo direttamente o accordarmi con chi lo fa.
Se per qualche mistero mi posiziono egregiamente per una tecnologia concorrente che però purtroppo non è la mia, posso pensare di sfruttare quella visibilità per far comprendere (nei limiti del lecito) quanto la mia tecnologia sia superiore a quella, mettendo il dubbio ai potenziali acquirenti che stavano cercando altro e facendogli così approfondire la mia tecnologia, invece di farli semplicemente rimbalzare per non aver trovato quello che stavano cercando.
L’analisi delle stringhe per cui si è ben posizionati, anche se non si traduce in una vendita o un contatto diretto, ci può aiutare a riflettere e – se è il caso – aggiustare il tiro della nostra offerta al mercato.
No?
Saluti!
Ciao Alberto, come potrei non concordare. Come sicuramente hai compreso il “tono” dell’articolo non intendere sminuire l’attività della seo ma, al contrario, valorizzarla. Le tue considerazioni sono corrette ma, non per questo, trasformano il posizionamento in un risultato ma pur sempre un mezzo intelligente ed efficace (specie per chi come te ha una visione strategica) per raggiungere un risultato. Complimenti per il commento, davvero molto apprezzato.