Pesci ed ecommerce

La mia azienda LOCALE ha successo e quindi avrà successo anche il mio ECOMMERCE? NO!

BY: Alessandro Sportelli

Ecco una delle frasi che più e più volte, in più di 10 anni di attività di web marketing, ho sentito dire dagli imprenditori. E’ un vero e proprio tormentone:

Dato che la mia azienda locale ha successo, nella mia zona vendo tanti prodotti, allora sono certo che TRASFERENDO la vendita ONLINE, aprendo un ecommerce, avrò ancora più successo

Il mio principale obiettivo, l’obiettivo di questo blog, è rendere consapevoli gli imprenditori di cosa è e come davvero funziona il Web Marketing soprattutto dal punto di vista strategico.

Per questo semplice motivo sono obbligato a metterti in guardia dal fatto che, se almeno una volta nella vita hai fatto un pensiero di questo tipo, o ci stai pensando proprio oggi, ci sono serissime possibilità tu abbia torto (nel senso che non disponi di tutte le informazioni che ti permettano di investire correttamente il tuo denaro) e il tuo investimento in ecommerce potrebbe trasformarsi in una esperienza da incubo.

Perciò in questo articolo ti spiego:

  1. Quando e perché nasce il “tormentone”.
  2. I principali motivi per cui il “tormentone” rappresenta spesso un’errata convinzione/valutazione.
  3. Ciò che dovresti fare se vuoi “vendere anche online”, evitando di buttar via denaro e soprattutto ottenendo risultati degni di nota.

Quando e perché nasce il “tormentone”.

Di seguito alcuni dati sulla crescita degli utenti internet in Italia:

  • Nel 1998, 5 Italiani su 100 erano connessi a Internet.
  • Nel 2000, 23 (+ 400% circa rispetto a 2 anni prima).
  • Nel 2010, 54 (+ 200% circa rispetto a 10 anni prima).

Utenti internet dal 2000 in poi

Che vuol dire? Vuol dire che intorno al 2000 si è verificata in Italia una crescita esponenziale di utenti internet che si è “stabilizzata” (ma non fermata) negli anni successivi. In soli 2 anni è stata registrata una crescita di quasi il 400%, che in termini relativi è stupefacente rispetto a ciò che è accaduto in seguito.

Proprio a partire da quegli anni si verifica probabilmente una proporzionale crescita dell’interesse verso il “mondo degli investimenti online” nonostante la bolla speculativa delle “Dot-Com” del 1999/2001 e, con la crescita della domanda del mercato dei servizi relativi al web, incrementa la relativa offerta (realizzazione siti, pubblicità online, ecc.). Poco dopo (2003 circa) ho iniziato ad occuparmi di web marketing.

Tantissima gente iniziava ad utilizzare internet anche per acquistare e questo evento, agli occhi di alcuni imprenditori, si trasformò a tutti gli effetti (a giusta ragione) in una interessante opportunità: ecommerce.

In altre parole, vista la crescita di interesse e utenza, era il momento giusto per iniziare ad investire nella vendita online in svariati settori… lo era davvero!

Ad esempio Yoox, il noto ecommerce d’abbigliamento, nasce proprio nel 2000. Cosa aveva di particolare? ERA IL PRIMO DEL SUO SETTORE in Italia.

Più o meno nello stesso periodo nascono IBS (Internet Book Shop Italia) nel settore della vendita di libri, Eprice nel settore dell’elettronica/telefonia/ecc., Ticketone nella vendita online di biglietti, Volagratis nella comparazione e vendita voli, ecc.

Cosa hanno in comune queste grosse realtà nate ormai più di 10 anni fa?

  1. Sono state le prime nel proprio settore in Italia (o le più veloci a diventarlo).
  2. Dopo più di 10 anni sono ancora tra i primi (considerando la classifica degli ecommerce più popolari in Italia).

Ed è proprio lo sviluppo di importanti aziende online, che presidiavano intere categorie merceologiche, ad aver probabilmente fatto credere a molti, quindi creato l’illusione, di poterne seguire facilmente le orme e realizzare ecommerce operanti nei medesimi mercati, con lo stesso target e simili o identici cataloghi prodotti e ottenere gli stessi incredibili risultati (“Vado online col mio negozio e divento milionario“…).

Ma come spesso accade, specie online, arrivare secondi significa fallire… o comunque doversi accontentare delle briciole.

I principali motivi per cui il “tormentone” rappresenta spesso un’errata convinzione.

Arrivato a leggere fin qui, probabilmente inizi a intuire qual è il problema. Forse le parole di Al Ries, il padre del “Posizionamento di Marca”, potranno rendere meglio l’idea:

  • È meglio essere primi, che meglio degli altri.
  • Se non potete essere i primi di una categoria, inventatene una nuova in cui diventarlo.
  • È meglio essere i primi nella mente, che primi sul mercato.
  • Il marketing non è una battaglia di prodotti, è una battaglia di percezioni.
  • Il concetto più potente nel marketing è possedere una parola nella mente del cliente potenziale.
  • Due aziende non possono possedere la stessa parola nella mente del cliente potenziale.
  • Se vi battete per il secondo posto, la vostra strategia è dettata dal leader.
  • Nel tempo una categoria si dividerà in due o più categorie.

Il momento storico in cui sono nati i primi Ecommerce di successo è caratterizzato dalla completa assenza in Italia di simili progetti, anche perché pochi anni prima il 99% della gente in Italia non era neanche collegata ad internet!

Alcuni imprenditori hanno quindi deciso – coraggiosamente – di sfruttare il mercato del commercio online ancora per nulla presidiato per “possedere (prima di altri) una parola nella mente dei potenziali clienti”… abbigliamento online, libri online, biglietti online, ecc.

[st_box title=”Primi” type=”info”]Essendo stati i primi hanno goduto di un enorme vantaggio competitivo.[/st_box]

Chi riesce a fare concorrenza diretta ai primi e più importanti ecommerce Italiani nei medesimi settori? La bottega di zio Peppe? Ovviamente no. Gli unici in grado di poter fare concorrenza sono i primi e più importanti ecommerce NON italiani 🙂 (Vedi Amazon, Zalando, ecc.).

Nessuno di quei siti è nato così come lo vedi oggi. Nel tempo si sono evoluti fino ad arrivare ai portali di successo ed efficaci che conosciamo oggi.

Guarda ad esempio Yoox nel 2001:

Yoox nel 2011

(fonte: https://web.archive.org )

 

E invece ora…

Yoox nel 2015

 

Guarda Ticketone nel 2000:

Ticketone nel 2000

(fonte: https://web.archive.org )

 

E invece ora…

Ticketone nel 2015

Oggi sono indubbiamente dei portali di successo, ma quando sono nati, quando prima degli altri hanno intuito le potenzialità della rete, non davano l’idea di esser nati per “sfondare” seppur considerando che rispettavano gli “standard” di quel tempo ;-).

Ti mostro questi esempi perché vorrei tu comprenda che, a prescindere dalla “bravura” di un imprenditore, dalla “qualità” di un prodotto, dall’efficacia di un sito, probabilmente INIZIARE PER PRIMI PRESIDIANDO UNA DETERMINATA CATEGORIA rappresenta un vantaggio competitivo.

Ora torniamo al nostro tormentone:

Dato che la mia azienda locale ha successo, nella mia zona vendo tanti prodotti, allora sono certo che TRASFERENDO la vendita ONLINE, aprendo un ecommerce, avrò ancora più successo

Immagina ora che l’imprenditore “tormentato” abbia 3 negozi di abbigliamento nella sua città. Si tratta di negozi di successo nonostante la “crisi”, il calo dei consumi ecc.

L’imprenditore è certo che aprendosi al “canale online” otterrà il medesimo successo poiché

basta chiamare qualcuno che faccia un gran bel sito di ecommerce, possibilmente simile a Yoox

(Rileggi anche l’articolo sui ciò che un imprenditore dovrebbe sapere prima di fare un sito web) e iniziare a vendere più o meno gli stessi prodotti, dato che

se li vendo OFFline già molto bene, perché mai non dovrei venderne online ancor meglio?”.

Così nasce il primo importante errore di valutazione che riguarda il DIFFERENTE MERCATO IN CUI S’INTENDE OPERARE.

Infatti un’azienda locale che vuole “trasferire” online la vendita dei medesimi prodotti, intende a tutti gli effetti “aggredire un nuovo mercato”, poiché passando da locale-offline a nazionale-online proprio di questo si tratta.

Se un’azienda presidia con successo la propria “categoria” nel mercato locale offline, spostandosi online DEVE tenere in considerazione che ad un importante incremento del numero di potenziali clienti corrisponde probabilmente un altrettanto importante incremento di concorrenti. Non devo esser io di certo a convincerti che oggi qualunque prodotto (conosciuto) è già in vendita online.

Tra questi concorrenti esiste oggi, nel 2015, quasi sicuramente un leader di categoria che ha probabilmente iniziato la propria attività online 5, 10, 15 anni fa, come Yoox, o l’ormai noto Zalando che è relativamente “giovane” (ha circa 7 anni).

Quanto conviene, e soprattutto quanto COSTA, secondo te oggi – partendo da zero – aggredire il medesimo mercato/categoria di questi colossi cercando di far loro concorrenza diretta? Si tratta di colossi che fatturano centinaia di milioni di euro l’anno e che dispongono di altrettanti importanti budget pubblicitari.

Pesci ed ecommerce

Ecco cosa potrebbe accadere se trasferisci online il tuo negozio di abbigliamento ignorando di stare entrando in un mercato ben diverso ed a te probabilmente sconosciuto (e ponendo il caso tu realizzi sito e campagne di web marketing davvero efficaci):

  • Se sei un rivenditore (e non un produttore) probabilmente ti stai avventurando in un mercato superconcorrenziale e in assenza di un qualche tipo di “FOCALIZZAZIONE” potresti esser costretto a intraprendere una “battaglia di prezzi” che probabilmente per il tuo negozio offline e nel tuo mercato locale non era necessaria. Prova ad esempio a cercare su un COMPARATORE di PREZZI i tuoi prodotti. Ecco ad esempio la ricerca di una scarpiera in legno del noto marchio Foppapedretti: http://www.twenga.it/scarpiera-foppapedretti.html#b=28677&c=757&tpl=0&s=2&u=s
  • La battaglia dei prezzi è molto pericolosa perché da un lato assottiglia i margini, dall’altro potresti essere in concorrenza diretta con colossi che dispongono di un potere di acquisto nettamente superiore al tuo e possono quindi spuntare prezzi di costo ben più bassi, riuscendo a stare sul mercato e guadagnare vendendo i prodotti allo stesso prezzo che spendi tu per acquistarli.
  • Ponendo il caso tu abbia un buon sito e una corretta strategia di web marketing, se hai deciso di fare concorrenza diretta ai colossi del tuo settore scopiazzandone il modello e operando nella medesima categoria, sarà molto difficile per te riuscire ad avere successo (che speravi) come hanno avuto loro diversi anni fa, quando sono stati i primi.

Cosa bisogna fare quindi PRIMA di decidere di affiancare la vendita online alla vendita offline?

Ciò che dovresti fare se vuoi “vendere anche online”, evitando di buttar via denaro e soprattutto ottenendo risultati degni di nota.

Al Ries dice:

  • È meglio essere primi, che meglio degli altri.
  • Se non potete essere i primi di una categoria, inventatene una nuova in cui diventarlo.
  • Nel tempo una categoria si dividerà in due o più categorie.

In altre parole, prima di entrare in un nuovo mercato come quello nazionale-online è necessario studiarlo e capire chi, nel tuo settore, già opera con successo. Se aspiri ad avere davvero successo nella vendita online e non accontentarti delle briciole, devi in altri termini guardarti attorno e individuare uno spazio libero, una categoria non ancora correttamente presidiata.

[st_box title=”Focalizzati” type=”success”]Trova un angolo di attacco, una sotto-categoria di clienti mal servita dal leader e i concorrenti e FOCALIZZATI.[/st_box]

Quindi prima di entrare in un nuovo mercato DEVI analizzare i concorrenti e, come di consueto, torniamo a parlare della RICETTA.

Analizzare i concorrenti NON vuol dire copiarli, ma osservarli, capire quanti e quali sono i leader, farti un’idea sul numero degli “inseguitori”, comprendere quale fianco lasciano scoperto, in cosa tu puoi specializzarti rendendoti UNICO agli occhi del cliente.

In cosa puoi diventare il PRIMO e i clienti ti percepiranno come tale?

La tua focalizzazione potrebbe non solo riguardare il tipo di prodotto da vendere, ma anche ad esempio il tipo di cliente da servire.

 

Individuare il corretto posizionamento equivale a costruire le fondamenta di un grattacielo.

Molti sbagliano perché invece di partire dalle fondamenta “acquistano” la realizzazione di un ecommerce. Quando si accorgono che il sito “da solo” non funziona, invece di chiedersi se c’è qualcosa di sbagliato nel loro BRAND, il loro posizionamento nel mercato, le loro fondamenta, cosa fanno? Decidono di fare web marketing, che equivale ad aggiungere altri piani ad un grattacielo SENZA fondamenta. Intuisci facilmente a quale rischio si va incontro.

Non credo esista un miglior strumento di Google per cercare chi opera online nel tuo settore.
Puoi cercare su Google i prodotti che vendi e le opinioni sui tuoi potenziali concorrenti.

Conclusione

PRIMA di avventurarti in un mercato online, spendendo denaro per sito web, pubblicità online, ecc. devi effettuare una attenta ANALISI del mercato, domanda, concorrenti.

DOPO aver analizzato il mercato, potrai individuare il “Posizionamento di Marca” più corretto per la tua azienda, che sarà DIFFERENTE dal Posizionamento del tuo negozio offline poichè opera in un mercato locale.

DOPO aver definito il corretto Posizionamento di Mercato, potrai finalmente iniziare a chiederti come fare web marketing, qual è la migliore strategia, che caratteristiche dovrà avere il tuo sito, ecc.

RICORDA: L’errore sta nel credere che aprire una “filiale online” della propria attività offline e locale equivalga a realizzare un ecommerce, quando in realtà per avere successo devi esser pronto a creare quella che a tutti gli effetti potrebbe diventare una NUOVA azienda.

[st_box title=”Ricorda” type=”success”]Prima analisi del mercato, poi individuazione del posizionamento, poi strategia di web marketing e relativi strumenti. Non il contrario.[/st_box]

Se ti occupi di ecommerce e cerchi un consulente/agenzia con “gli attributi”, scegli tra i Connection Manager (professionisti certificati) presenti nel motore di ricerca www.wmi.it

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Al prossimo articolo. Stay Tuned!

Alessandro

Alessandro Sportelli

Alessandro Sportelli

Imprenditore e ricercatore nell’ambito del web marketing sin dai primi anni 2000. Autore dei libri “La Pubblicità su Facebook - Solo i numeri che contano”, “Il Succo del Web Marketing”, "Instagram Strategy". A lui si deve l’introduzione dei concetti di “Domanda Latente®” e “Domanda Consapevole®” nell’ambito del web marketing. È impegnato nella direzione Marketing di aziende negli ambiti ecommerce, formazione, ristorazione/food, servizi online. Leggi la sua storia

Opinioni

Enrico Ferretti

Considero Alessandro un vero mentore. E’ da sempre il mio punto di riferimento principale in ambito Web Marketing e il motivo è semplice: prima degli altri è in grado di capire il potenziale di strumenti/canali Digital ed inoltre diffonde solo strategie e tattiche che ha validato sul campo, spesso proprio sui suoi business/progetti. Ha coniato concetti sul Digital Marketing che sono a dir poco illuminanti ed è riuscito (insieme a Manuel Faè) ad elaborare il metodo Connection Funnel, che rappresenta a mio avviso il framework più completo per elaborare una strategia di marketing. Metodo che è stato applicato con successo da centinaia di aziende e consulenti di marketing su diversi modelli di business.

Alessandro è un vero patrimonio del nostro paese, un innovatore, una mente brillante che da 20 anni continua a formare i migliori professionisti del marketing online in Italia. Come se non bastasse è anche un raro esempio di umiltà e generosità, sempre a disposizione di colleghi e imprenditori che hanno bisogno di lui per confrontarsi sul meraviglioso mondo del marketing.

Devo molto ad Alessandro! Grazie a lui ho imparato tantissimo, evitando di commettere molti errori e accelerando il processo di crescita professionale, nonché della mia agenzia di marketing.

Enrico Ferretti CEO & Founder - Secret Key Web Agency
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Mattia Soragni

Che Alessandro abbia sempre avuto una marcia in più nel settore penso sia abbastanza chiaro a tutti, acquisendo competenze e punti di vista che in pochi hanno in Italia. Ha una visione del settore molto ampia, data sicuramente dall’esperienza e dagli anni di lavoro nei settori più vari, affrontando progetti e sfide molto grandi che gli permettono di ottenere ottimi risultati in ciò che fa. E’ una persona vera, e questa è per me la cosa più importante.

Sono sicuro di una cosa: che ogni volta ho modo di parlare, confrontarmi e discutere con Alessandro ne esco arricchito. Le sue “sberle” (virtuali, sia chiaro 🙂 ) mi hanno aiutato ad aprire gli occhi in più occasioni, ad affrontare meglio il mio lavoro, approccio ed obiettivi. Il punto di forza principale di Alessandro credo sia la componente umana che affianca in tutti i suoi ragionamenti e consigli che dispensa: ed è proprio questo che lo rende unico. Lo considero un mentore sicuramente da un punto di vista professionale ma anche personale: in più occasioni mi ha aiutato a superare limiti che avevano poco a che fare con il lavoro puro, ma più intrecciati alla vita personale che ovviamente riflette anche quella professionale e viceversa. Il fatto di “esserci già passato” gli permette di indicare la giusta direzione, senza la presunzione di conoscere o avere tutte le risposte: ascolta, comprende, pensa (molto), fa le giuste domande, e poi -quasi per magia- dice qualcosa che “apre delle porte”. Ha avuto (e continua a farlo) un grande impatto nel mio percorso professionale, e di questo non posso che esserne riconoscente.

Mattia Soragni Digital Marketing Strategist & Founder / Target Hunter
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Simone Marengo

Alessandro è una pietra miliare del web marketing in Italia, uno dei professionisti che in assoluto stimo di più. Per me è un innovatore in grado di spiegare concetti molto avanzati con un linguaggio semplice e chiaro, una competenza solida e avanzata, una visione acuta e luminosa. Il tutto condito da tanto umorismo e simpatia. Relazionarsi con Alessandro è sempre un’esperienza piacevole, arricchente e divertente.

Per il mio lavoro Alessandro è stato un personaggio chiave, realmente determinante. Ho seguito con attenzione il suo percorso, nell’arco di tutta la sua carriera. Reputo il suo contributo fondamentale, a partire dalla creazione del 1° corso su Facebook in Italia, per passare ai suoi insegnamenti grazie al libro sulle Facebook Ads, fino al più recente sviluppo, assieme a Manuel Faè, del modello Connection Funnel, il metodo che attualmente utilizziamo in agenzia per fornire consulenza strategica ai nostri clienti. Semplicemente, se non avessi incontrato Alessandro probabilmente oggi non mi occuperei di marketing.

Simone Marengo Amministratore di Marengo Marketing srl
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Gianpaolo Antonante

Alessandro è a mio modo di vedere il più grande esperto di web marketing strategico che io abbia mai conosciuto. E lo è per distacco. Ha una capacità di ragionamento strategico fuori dal comune. Mi formo con lui da ormai anni: in teoria gli argomenti sarebbero sempre gli stessi, in pratica però ogni volta ne esco “imparato”.

Il migliore. Per distacco.

Aver studiato con Alessandro ha oggettivamente moltiplicato le mie competenze e la mia capacità di ragionamento. E questo ha influenzato pesantemente la mia capacità di formare i miei collaboratori e di portare risultati ai nostri clienti.

Gianpaolo Antonante Fondatore di Stratego Swat srl (agenzia di web marketing)
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Alessandro Odierna

Alessandro è geniale. L’ho apprezzato come divulgatore ma la mia stima per lui è soprattutto relativa alla sua capacità imprenditoriale. Nella mia azienda come socio è protagonista: sia nella condivisione della strategia che nella formazione delle nostre risorse.

La sue conoscenze e la sua esperienza, sommate alla sua trasparenza e generosità, mi hanno permesso di crescere come imprenditore e come persona. Alessandro non teme la condivisione, anzi, al contrario, vive con disagio la chiusura. Mi ha ispirato per la sua visione del marketing a forte vocazione strategica, grazie a lui in American Uncle non siamo mai ceduti alla tentazione di scegliere soluzioni utili solamente al breve periodo e molte delle cose che stiamo facendo sono state partorite dalla sua mente. Firmerei per avere altri Alessandro Sportelli nella mia azienda.

Alessandro Odierna CEO di Americanuncle.it
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Vito Torres

Ha delle competenze strategiche fuori dal comune, ogni volta che gli ho sottoposto una problematica legata ad un business ha sempre tirato fuori una risposta illuminante che, il più delle volte, mi ha lasciato senza parole. Ha una profonda conoscenza dell’ambito strategico, ma anche pratico, del web marketing. Ha un modo di comunicare semplice e diretto. Dal 2012 penso di aver letto qualsiasi cosa lui abbia scritto sul marketing. Di Alessandro, sin da subito mi ha colpito l’immensa eticità professionale, un elemento di fondamentale importanza.

Penso che Alessandro (insieme a Manuel Fae) sia la persona a cui non smetterò mai di dire grazie. Grazie a lui ho capito quale fosse la mia strada da consulente, grazie a lui ho capito come raggiungere i miei risultati professionali, grazie a lui ho capito quale fosse il mio posto nel panorama del marketing italiano. Lo ritengo IL MIO MAESTRO, e in ogni occasione in cui mi trovo a parlare di lui non posso far altro che ribadirlo.

Vito Torres Founder e Direttore Marketing di Digital Factor
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Francesco Gavello

Alessandro è uno dei pochi, autentici, pilastri del web marketing italiano. I suoi studi sulla domanda consapevole e latente – e non solo – hanno letteralmente fatto scuola nel corso degli anni. È senza dubbio uno dei professionisti più competenti e affabili che abbia avuto il piacere di incrociare negli anni. Professionisti come Alessandro ricordano prima di tutto come si possa fare marketing rimanendo con i piedi per terra e offrendo sempre un consiglio o un sorriso.

Francesco Gavello CEO, Gavello Srl
Antonio Meraglia

Alessandro è il mio punto di riferimento quando parliamo di web marketing strategico. È una persona competente, parsimoniosa ed oculata nelle sue scelte e sopratutto nell’esprimere la propria opinione. Nel tempo mi ha insegnato tutto ciò che di buono in ambito marketing riesco a fare, partendo da un metodo preciso e ben definito.

Antonio Meraglia CEO e Founder Stravideo
Giovanni Cerminara

A parte la stima che nutro nei suoi confronti, l’ho sempre considerato il mio mentore. Non si è mai risparmiato di darmi consigli, che vi posso garantire si sono sempre rilevati profittevoli per me e per i miei clienti. Chiaramente la stima non è solo lavorativa, ci mancherebbe, soprattutto personale. Penso che un professionista carismatico e di valore lo è nel momento in cui riesca anche a capire i comportamenti delle persone, lui è così… una persona alla mano, trasparente e di rispetto, e questo fa acquisire ancora più stima in lui. Ha una capacità di relazionarsi molto autorevole e ciò che ammiro è la franchezza educata e pacata che utilizza nello spiegare argomenti complessi o offrire risposte a punti di vista a tratti insidiosi. E’ instancabile, inesauribile, lo vedi scavare nella sua mente per trovare delle risposte che possano essere d’aiuto e se non la trova non preoccuparti che prima o poi ti chiama o ti scrive: “Ciccio, tutto okay?” Infine, ma non per ultima, la sua umiltà d’animo che oggi è qualità di pochi.

Dire che ha contribuito a migliorare la mia carriera è veramente poco. Le mie performance sono migliorate e di conseguenza anche quelle dei miei clienti. Se spesso riesco ad offrire risposte esaustive ai miei clienti è perché ho appreso da lui delle conoscenze che fino a prima non avevo. Inoltre, se raggiungi risultati importanti, lui ti nota e riesce a tirare il meglio che c’è in te. Non è da tutti. Alessandro è uno stimolo a far meglio. Ho imparato a riflettere sui processi, ad attuare un metodo migliore al mio modo di lavorare, a chiedermi il perché non si sono raggiunti i risultati sperati. A capire in profondità la strategia, i processi di acquisto… e potrei andare avanti per ore. Concludo dicendo: Grazie di Cuore Amico Mio

Giovanni Cerminara Consulente Web Marketing Strategico
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Silvia Signoretti

Penso che Alessandro sia un professionista etico, innanzitutto. I suoi valori personali e quelli professionali sono messi sempre in discussione, in modo costruttivo, per dare coerenza alle sue attività e al suo approccio, sia come imprenditore che come marketing manager che come formatore. Alessandro è un professionista che ha appreso con l’esperienza e lo studio quello che sa e che sa fare. Curioso, vigile, sempre attento, non smette di mettersi in gioco per comprendere come migliorare le sue competenze. Gli viene il mal di pancia (o il mal di testa), secondo me, se si rende conto che qualcosa non fila e non prende la piega che vorrebbe.

Alessandro ha studiato, si è formato, ha osservato e, come buon maestro, ha trasferito quel che ha appreso. Lo ha fatto sempre con grande trasparenza e in tutti questi anni l’ho visto fare la differenza per tanti imprenditori e per altrettanti consulenti che sono cresciuti con lui e grazie a lui durante il percorso WMI. Ha trasferito con gratitudine e senza chiedere nulla in cambio più di quello che gli era richiesto, gliel’ho sempre riconosciuto. Ora lo osservo in una fase di passaggio nuova e cruciale. Si è reso conto, a mio avviso, di avere fiuto imprenditoriale e di saper saggiare le persone di valore. Le attività in cui ha messo il suo zampino sono diventate aziende di successo e credo che tante altre potranno beneficiare del suo apporto.

Di Alessandro e del suo modo di relazionarsi mi è sempre piaciuta la sincerità. Nonostante la sua fama, non è mai stato supponente e ha sempre saputo confrontarsi con tutti. La sua capacità di sintesi e il suo occhio clinico sanno cogliere il nocciolo delle questioni senza troppi preamboli, il che viene messo in pista anche sul lavoro. Collaborare con lui rende i flussi più veloci, pratici e immediati. D’altro canto, è molto esigente e ha quell’ansia del fare e del vedere i risultati che contraddistingue un imprenditore che sta costruendo il suo stile. Sono sempre molto curiosa di osservare e apprendere da ciò che fa.

Considero Alessandro una sorta di mentore. Mi ha osservata e presa, piccina e insicura, all’interno del gruppo che gestiva, ritenendo che potessi essergli di supporto nella stesura della seconda edizione del suo libro. Fu una sfida, grande. A suon di aggiornamenti e discussioni mi aiutò credere in me, fino a farmi seguire il percorso come Connection Manager di cui sono orgoglioso membro fin dagli inizi. Confrontarmi con lui è sempre molto costruttivo e so che mi sa dare la giusta bastonata e sa usare anche la carota, al bisogno. Nella vita, per crescere e migliorarci, non abbiamo bisogno di persone che mettano lo zucchero sulla pillola, ma di chi sa aprirci gli occhi per vedere.

Con la giusta concretezza Alessandro ha saputo vedere il mio percorso e non si è mai fermato a ciò che ero, ma ha cercato sempre di mostrarmi ciò che potevo diventare, talvolta anche con lunghi silenzi, che erano colmi di parole, consapevole che per accompagnare qualcuno devi sapergli lasciare i suoi tempi. I miei so che sono più lunghi di quel che vorrebbe, ma se sono ciò che sono professionalmente ed eticamente è anche grazie a lui. Non posso che sentirmi fortunata ad averlo incontrato, sia quel che sia il percorso futuro.

Silvia Signoretti Fondatrice Franchising Strategy, co-fondatrice Marketing Strategy Solutions
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Jacopo Matteuzzi

Alessandro è uno dei pochissimi veri “Digital Srategist” che io conosca. Tanti si autodefiniscono in questo modo senza però possederne le reali caratteristiche. Per come la vedo io, per poter essere definiti Digital Strategist ci vogliono sostanzialmente due cose: un altissimo grado di competenza maturata sul campo (non basta leggere due libri o seguire un corso, sono necessari anni di pratica) ed una particolare attitudine, che potremmo chiamare “visione”, intesa come la capacità di elaborare la proiezione di uno scenario futuro in relazione ad un piano e a degli obiettivi. Le persone che conosco che possiedono entrambe queste qualità si contano sulle dita di una mano, e Alessandro è certamente uno di loro.

Jacopo Matteuzzi Chairman of the Board di Studio Samo
Lorenzo Ferrari

Alessandro ha conoscenze approfondite del marketing, sia della strategia che degli strumenti, unite ad una buona dose di pensiero laterale e tanto, tanto, tanto pragmaticissimo buon senso, qualità tanto essenziale quanto rara in chi è andato così in profondità negli abissi del marketing da trovarsi a camminare sul fondale, ma comunque indispensabile per rimanere ancorati alla realtà. Inoltre apprezzo e invidio il suo modo di pensare “outside of the box” e la sua capacità di estrarre sempre un nuovo coniglio dal cilindro. Se dovessi condensare ciò che penso di lui in una frase, lo descriverei con una citazione di Pasolini: mentre tutti applaudono i luoghi comuni, lui coltiva il seme del dubbio. E non è poco…

Mi ha mostrato ciò che avevo davanti agli occhi e che non vedevo, vuoi perché era troppo vicino o troppo lontano, dando una nuova prospettiva e un ampissimo respiro al futuro di RistoratoreTop.

Lorenzo Ferrari Fondatore di RistoratoreTop

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