Direttore marketing e imprenditore

L’imprenditore preferisce vendere, il direttore marketing preferisce i social network.

BY: Alessandro Sportelli

Alcuni giorni fa mi sono trovato per caso ad assistere ad un appuntamento di lavoro tra il mio amico e socio Manuel Faè e i dirigenti di un’azienda. Per fortuna non mi conoscevano e quindi mi sono permesso il lusso di rimanere in religioso silenzio e ascoltare la conversazione.

Se mi segui da un po’ noterai probabilmente che in questa storia non c’è realmente nulla di nuovo e non fa altro che confermare – purtroppo – che in molte aziende quando si parla di web marketing vige ancora il caos.

Ma torniamo alla storia. L’imprenditore, che da pochi mesi ha assunto un “direttore marketing”, ha contattato Manuel per ricevere supporto strategico (e anche per verificare l’operato del direttore marketing… ).

Giunti all’appuntamento veniamo accolti dall’imprenditore e il direttore e iniziamo la riunione, con me nel ruolo di mero ascoltatore (e meno male…). C’è da aggiungere per completezza che l’azienda gestisce una decina di strutture turistiche ed ha dichiarato di essere principalmente interessata a “disintermediare”. In poche parole vuole vendere camere direttamente e non tramite portali come Booking (a cui paga una commissione di circa il 20% sul venduto).

E fin qui nulla di strano, anzi tutto nella norma, almeno fino a quando i due non hanno iniziato ad esprimere il proprio parere sull’uso degli STRUMENTI come i social network, i motori di ricerca, le email, ecc.

Ecco un breve spezzone della conversazione tra Manuel e il direttore marketing:

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Manuel: “Quindi come vi promuovete online?

Direttore: “Bè sui portali tipo booking, poi abbiamo il sito in cui metteremo un newsfeed e ABBIAMO I SOCIAL cioè Facebook, Instagram, Youtube… perché IO CREDO MOLTO NEI SOCIAL. Oggi come oggi non si può fare più a meno del DIGITAL anche se io preferisco sempre la carta stampata

Manuel: “Ah capisco. Quindi qual è la percentuale di prenotazioni divisa per canale? E i dati sulla stagionalità e i dati sul riempimento delle stanze e…?

Direttore: “C’è il nostro mago di Excel che sta provvedendo a mettere insieme i dati… Comunque noi facciamo anche le newsletter e molti prenotano così.

Manuel: “ah, allora avete il sistema di prenotazione direttamente sul sito, così da poter tracciare le vendite con ad esempio Google Analytics

Direttore: “No, il booking lo abbiamo acquistato da poco e Google Analytics tra un po’ lo installeremo. Però vi confesso che io credo molto nei social e <<nome imprenditore>> crede nelle newsletter! La pensiamo diversamente…

Manuel: “Ah bene. Qual è la tua precedente esperienza?

Direttore: “Ero ART DIRECTOR in un’azienda di eventi e qui mi sono occupato all’inizio soprattutto dell’IMMAGINE delle nostre strutture… sai lo stile… l’arredamento, i COLORI, ecc.

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A questo punto Manuel, che mi conosce molto bene, mi guarda con la coda dell’occhio con lo sguardo tipico di chi vuole dirti “ti prego, non dire nulla…” :D. Io lo accontento e rimango in silenzio fino alla fine. Ora tocca a te subire la mia ira!

Al di là di un po’ di ironia, che sono certo mi perdonerai, in questa storia non esistono vere colpe. Le parole evidenziano una completa assenza delle corrette informazioni riguardo al web marketing strategico. Come faccio a dirlo?

Fin da subito il direttore esprime la propria preferenza per “i social” a scapito di altri strumenti. In realtà, in un mondo ideale, l’imprenditore e/o il direttore marketing dovrebbero preoccuparsi innanzitutto della STRATEGIA e solo dopo delle relative tattiche e strumenti. Qualunque preferenza personale per gli strumenti da utilizzare NON ha alcun senso. Ripeto, a scanso di equivoci, gli strumenti NON sono la strategia, altrimenti basterebbe avere un sito e/o una pagina su Facebook per avere successo, ma come sai così non è.

Potrei al limite preferire l’utilizzo di un social per scopi meramente personali, ma quando si parla di strategia le preferenze sugli strumenti non hanno senso. Un direttore marketing non può permettersi il lusso di “avere preferenze” per uno strumento di web marketing piuttosto che altri e non può permettere che il proprio giudizio personale influisca sulla strategia aziendale. L’unica cosa di cui deve preoccuparsi è l’obiettivo e i risultati, a prescindere dagli strumenti che lo aiuteranno a raggiungerli. Punto.

Il web marketing è una scienza,

non un’accozzaglia di strumenti!

 

Il direttore marketing dovrebbe essere l’esperto che pianifica la strategia di (web) marketing dell’azienda, la condivide con l’imprenditore e si occupa della sua implementazione e supervisione. Se gli rimane tempo e vuole deliziarsi nel capire meglio come funziona un determinato strumento come ad esempio Google Adwords o i profili social può farlo, a patto non segua l’esempio del direttore marketing della Melegatti.

Fail direttore marketing Melegatti

Il direttore marketing che preferisce i social alle newsletter non ha colpe… semplicemente perché NON è un direttore marketing.

La vera domanda è: perché l’imprenditore ha assunto nel ruolo del direttore marketing una persona che non lo è?

Eccoci giunti al – solito – succo del discorso. Come sono andati i fatti? Probabilmente l’imprenditore ha avvertito l’esigenza di farsi affiancare da un professionista in grado di gestire il marketing aziendale al fine di incrementare le vendite e i margini. Non avendo alcuna nozione di web marketing strategico (in un’azienda che, visto il settore, praticamente vive di WEB marketing) ha creduto che un “ART director” potesse ricoprire efficacemente il ruolo ed ha quindi assunto una persona che di web marketing strategico sa più o meno quanto lui… cioè quasi nulla.

Dopo alcuni mesi è stato assalito dal dubbio di aver commesso un errore e ha contattato Manuel per cercare di rimediare. In realtà ha regalato a Manuel una “patata bollente” e non un’opportunità. Il lavoro più duro in casi come questi non è progettare e implementare una strategia di web marketing, ma RELAZIONARSI E ACCORDARSI con chi non è nelle condizioni e non dispone delle giuste informazioni per poter valutare la correttezza di un piano strategico e rimane ancorato alle convinzioni dettate dalle proprie esperienze passate, dai lavori svolti precedentemente (art director…), da ciò che suppone facciano i concorrenti, dai consigli e pareri di chissà chi, dal cugino fino al giornalista esperto del proprio profilo Twitter.

Quando un’azienda vende o acquisisce clienti soprattutto online, allora l’imprenditore oltre a conoscere le basi fondamentali del marketing deve disporre delle nozioni fondamentali del web marketing strategico, almeno per poter giudicare con cognizione di causa le strategie di web marketing elaborate da un eventuale direttore, valutare l’operato dei fornitori e, in questo particolare caso, valutare le competenze delle risorse da assumere in ruoli fondamentali come la direzione marketing/vendita.

Non ha alcun senso assumere un direttore marketing che non sa nulla di web marketing e poi acquistare la consulenza di un esperto che supporti il direttore marketing in attività che non conosce. Sembra una barzelletta. In questa storia c’è una persona di troppo.

L’imprenditore avrebbe dovuto assumere un vero esperto di (web) marketing a cui come prima cosa chiedere un’analisi del mercato e dell’attuale posizionamento dell’azienda e il conseguente piano strategico in funzione del quale, solo successivamente, si sarebbero individuati gli strumenti da utilizzare (come suggerisco in questo articolo).

In alternativa all’assunzione di un direttore marketing che in realtà non può esserlo, l’imprenditore avrebbe potuto ingaggiare un consulente nel ruolo di direttore marketing, come ad esempio un ConnectionManager certificato contattabile sul motore di ricerca www.wmi.it.

In tutti i casi l’imprenditore DEVE AVERE IL CONTROLLO. Deve essere in grado di comprendere almeno in grandi linee qual è la strategia più adatta per portare l’azienda dal punto A (stato attuale) al punto B (raggiungimento degli obiettivi).

Il corretto procedimento da seguire è questo (fonte):

  1. Analizza attentamente il mercato. Scopri cosa cercano i tuoi potenziali clienti, scopri a cosa sono interessati e “dove” possono esser intercettati. Scopri se esistono concorrenti, quanti e quali sono, come operano.
  1. Definisci il “posizionamento della tua azienda”, target e obiettivi. Se intendi creare un nuovo progetto e fare concorrenza diretta al leader di mercato, molto probabilmente hai perso in partenza. Trova un angolo di attacco, una sotto-categoria di clienti mal servita dal leader e FOCALIZZATI.
  1. Analizza il Focus. Dopo aver scelto il tuo posizionamento, accertati che il bacino di utenza da servire sia abbastanza ampio da giustificare i tuoi sforzi e investimenti.
  1. Pianifica una strategia di web marketing. Devi conoscere molto bene i tuoi potenziali clienti poiché in questa fase dovrai immaginare con quali modalità acquistano i tuoi prodotti, cosa li spinge, di quanto tempo e informazioni necessitano, ecc. Trasforma questo processo nel tuo funnel di vendita, meglio se ConnectionFunnel®.
  1. Implementa la strategia. E’ finalmente giunto il momento di rimboccarsi le maniche e mettere in campo tutti gli strumenti che, in base alla strategia stabilita, ti aiuteranno a raggiungere gli obiettivi (ognuno per i propri ruoli e peculiarità).
  1. Misura i risultati. Se la strategia è definita e implementata in maniera corretta, allora porterà risultati in termini di vendite, prospect, fatturati, utili. Devi sapere se ciò accade davvero.

Questa è la sintesi del metodo che utilizziamo noi e i ConnectionManager per progettare qualunque strategia di web marketing con il supporto del ConnectionFunnel®.

In questo processo ci si preoccupa degli strumenti solo nella penultima fase, non prima. E’ questa la ragione per cui ho capito immediatamente (ancor prima che lo ammettesse lui stesso) che il direttore di web marketing sapesse molto poco. A dimostrare ciò la frase “io credo nei social più che in altro…”.

Il web marketing non è una questione di “credenze” o di “fede” o di “simpatia/antipatia” per uno strumento in particolare. Il web marketing è la capacità di riconoscere come la gente acquista online e sfruttare queste informazioni per costruire processi efficaci di vendita online.

Ed ora una conversazione immaginaria:

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Direttore a caso:”eh ma io non sono d’accordo, perchè ho utilizzato solo Facebook e ho fatto fatturare all’azienda 10000 euro. Quindi il social vince, io credo nei social e bisogna fare solo quello!

Io:”Ripeto. Considera due aspetti:

1. Io non metto in discussione che in alcuni casi un solo strumento possa portare vantaggi e i ragazzi che mi seguono hanno ampiamente dimostrato che anche solo utilizzando le pagine Facebook e le inserzioni è possibile ottenere risultati (vedi relativo libro e i casi studio su Friendstrategy.it).

2. Il problema è l’esatto contrario:

  • Se in un caso ha funzionato Facebook – da solo – NON vuol dire funzioni altrettanto bene in tutti i casi.
  • Il fatto che un solo strumento porti un risultato pari a 10, mi fa pensare bene e cioè che lo stesso in sinergia con altri strumenti e in funzione di una strategia strutturata, possa portare un risultato pari a 1000.

E’ assolutamente naturale credere (o illudersi) che la soluzione ad un problema trovata in un caso specifico rappresenti la soluzione definitiva a tutti i problemi. NON è così e in questo articolo spiego perché.

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Se vuoi acquisire direttamente maggiori nozioni di web marketing strategico, ti suggerisco di valutare lo studio del corso WMI, cioè il corso più autorevole in Italia sull’argomento: www.corsowmi.it

A presto

Alessandro

Alessandro Sportelli

Alessandro Sportelli

Imprenditore e ricercatore nell’ambito del web marketing sin dai primi anni 2000. Autore dei libri “La Pubblicità su Facebook - Solo i numeri che contano”, “Il Succo del Web Marketing”, "Instagram Strategy". A lui si deve l’introduzione dei concetti di “Domanda Latente®” e “Domanda Consapevole®” nell’ambito del web marketing. È impegnato nella direzione Marketing di aziende negli ambiti ecommerce, formazione, ristorazione/food, servizi online. Leggi la sua storia

Opinioni

Enrico Ferretti

Considero Alessandro un vero mentore. E’ da sempre il mio punto di riferimento principale in ambito Web Marketing e il motivo è semplice: prima degli altri è in grado di capire il potenziale di strumenti/canali Digital ed inoltre diffonde solo strategie e tattiche che ha validato sul campo, spesso proprio sui suoi business/progetti. Ha coniato concetti sul Digital Marketing che sono a dir poco illuminanti ed è riuscito (insieme a Manuel Faè) ad elaborare il metodo Connection Funnel, che rappresenta a mio avviso il framework più completo per elaborare una strategia di marketing. Metodo che è stato applicato con successo da centinaia di aziende e consulenti di marketing su diversi modelli di business.

Alessandro è un vero patrimonio del nostro paese, un innovatore, una mente brillante che da 20 anni continua a formare i migliori professionisti del marketing online in Italia. Come se non bastasse è anche un raro esempio di umiltà e generosità, sempre a disposizione di colleghi e imprenditori che hanno bisogno di lui per confrontarsi sul meraviglioso mondo del marketing.

Devo molto ad Alessandro! Grazie a lui ho imparato tantissimo, evitando di commettere molti errori e accelerando il processo di crescita professionale, nonché della mia agenzia di marketing.

Enrico Ferretti CEO & Founder - Secret Key Web Agency
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Mattia Soragni

Che Alessandro abbia sempre avuto una marcia in più nel settore penso sia abbastanza chiaro a tutti, acquisendo competenze e punti di vista che in pochi hanno in Italia. Ha una visione del settore molto ampia, data sicuramente dall’esperienza e dagli anni di lavoro nei settori più vari, affrontando progetti e sfide molto grandi che gli permettono di ottenere ottimi risultati in ciò che fa. E’ una persona vera, e questa è per me la cosa più importante.

Sono sicuro di una cosa: che ogni volta ho modo di parlare, confrontarmi e discutere con Alessandro ne esco arricchito. Le sue “sberle” (virtuali, sia chiaro 🙂 ) mi hanno aiutato ad aprire gli occhi in più occasioni, ad affrontare meglio il mio lavoro, approccio ed obiettivi. Il punto di forza principale di Alessandro credo sia la componente umana che affianca in tutti i suoi ragionamenti e consigli che dispensa: ed è proprio questo che lo rende unico. Lo considero un mentore sicuramente da un punto di vista professionale ma anche personale: in più occasioni mi ha aiutato a superare limiti che avevano poco a che fare con il lavoro puro, ma più intrecciati alla vita personale che ovviamente riflette anche quella professionale e viceversa. Il fatto di “esserci già passato” gli permette di indicare la giusta direzione, senza la presunzione di conoscere o avere tutte le risposte: ascolta, comprende, pensa (molto), fa le giuste domande, e poi -quasi per magia- dice qualcosa che “apre delle porte”. Ha avuto (e continua a farlo) un grande impatto nel mio percorso professionale, e di questo non posso che esserne riconoscente.

Mattia Soragni Digital Marketing Strategist & Founder / Target Hunter
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Simone Marengo

Alessandro è una pietra miliare del web marketing in Italia, uno dei professionisti che in assoluto stimo di più. Per me è un innovatore in grado di spiegare concetti molto avanzati con un linguaggio semplice e chiaro, una competenza solida e avanzata, una visione acuta e luminosa. Il tutto condito da tanto umorismo e simpatia. Relazionarsi con Alessandro è sempre un’esperienza piacevole, arricchente e divertente.

Per il mio lavoro Alessandro è stato un personaggio chiave, realmente determinante. Ho seguito con attenzione il suo percorso, nell’arco di tutta la sua carriera. Reputo il suo contributo fondamentale, a partire dalla creazione del 1° corso su Facebook in Italia, per passare ai suoi insegnamenti grazie al libro sulle Facebook Ads, fino al più recente sviluppo, assieme a Manuel Faè, del modello Connection Funnel, il metodo che attualmente utilizziamo in agenzia per fornire consulenza strategica ai nostri clienti. Semplicemente, se non avessi incontrato Alessandro probabilmente oggi non mi occuperei di marketing.

Simone Marengo Amministratore di Marengo Marketing srl
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Gianpaolo Antonante

Alessandro è a mio modo di vedere il più grande esperto di web marketing strategico che io abbia mai conosciuto. E lo è per distacco. Ha una capacità di ragionamento strategico fuori dal comune. Mi formo con lui da ormai anni: in teoria gli argomenti sarebbero sempre gli stessi, in pratica però ogni volta ne esco “imparato”.

Il migliore. Per distacco.

Aver studiato con Alessandro ha oggettivamente moltiplicato le mie competenze e la mia capacità di ragionamento. E questo ha influenzato pesantemente la mia capacità di formare i miei collaboratori e di portare risultati ai nostri clienti.

Gianpaolo Antonante Fondatore di Stratego Swat srl (agenzia di web marketing)
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Alessandro Odierna

Alessandro è geniale. L’ho apprezzato come divulgatore ma la mia stima per lui è soprattutto relativa alla sua capacità imprenditoriale. Nella mia azienda come socio è protagonista: sia nella condivisione della strategia che nella formazione delle nostre risorse.

La sue conoscenze e la sua esperienza, sommate alla sua trasparenza e generosità, mi hanno permesso di crescere come imprenditore e come persona. Alessandro non teme la condivisione, anzi, al contrario, vive con disagio la chiusura. Mi ha ispirato per la sua visione del marketing a forte vocazione strategica, grazie a lui in American Uncle non siamo mai ceduti alla tentazione di scegliere soluzioni utili solamente al breve periodo e molte delle cose che stiamo facendo sono state partorite dalla sua mente. Firmerei per avere altri Alessandro Sportelli nella mia azienda.

Alessandro Odierna CEO di Americanuncle.it
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Vito Torres

Ha delle competenze strategiche fuori dal comune, ogni volta che gli ho sottoposto una problematica legata ad un business ha sempre tirato fuori una risposta illuminante che, il più delle volte, mi ha lasciato senza parole. Ha una profonda conoscenza dell’ambito strategico, ma anche pratico, del web marketing. Ha un modo di comunicare semplice e diretto. Dal 2012 penso di aver letto qualsiasi cosa lui abbia scritto sul marketing. Di Alessandro, sin da subito mi ha colpito l’immensa eticità professionale, un elemento di fondamentale importanza.

Penso che Alessandro (insieme a Manuel Fae) sia la persona a cui non smetterò mai di dire grazie. Grazie a lui ho capito quale fosse la mia strada da consulente, grazie a lui ho capito come raggiungere i miei risultati professionali, grazie a lui ho capito quale fosse il mio posto nel panorama del marketing italiano. Lo ritengo IL MIO MAESTRO, e in ogni occasione in cui mi trovo a parlare di lui non posso far altro che ribadirlo.

Vito Torres Founder e Direttore Marketing di Digital Factor
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Francesco Gavello

Alessandro è uno dei pochi, autentici, pilastri del web marketing italiano. I suoi studi sulla domanda consapevole e latente – e non solo – hanno letteralmente fatto scuola nel corso degli anni. È senza dubbio uno dei professionisti più competenti e affabili che abbia avuto il piacere di incrociare negli anni. Professionisti come Alessandro ricordano prima di tutto come si possa fare marketing rimanendo con i piedi per terra e offrendo sempre un consiglio o un sorriso.

Francesco Gavello CEO, Gavello Srl
Antonio Meraglia

Alessandro è il mio punto di riferimento quando parliamo di web marketing strategico. È una persona competente, parsimoniosa ed oculata nelle sue scelte e sopratutto nell’esprimere la propria opinione. Nel tempo mi ha insegnato tutto ciò che di buono in ambito marketing riesco a fare, partendo da un metodo preciso e ben definito.

Antonio Meraglia CEO e Founder Stravideo
Giovanni Cerminara

A parte la stima che nutro nei suoi confronti, l’ho sempre considerato il mio mentore. Non si è mai risparmiato di darmi consigli, che vi posso garantire si sono sempre rilevati profittevoli per me e per i miei clienti. Chiaramente la stima non è solo lavorativa, ci mancherebbe, soprattutto personale. Penso che un professionista carismatico e di valore lo è nel momento in cui riesca anche a capire i comportamenti delle persone, lui è così… una persona alla mano, trasparente e di rispetto, e questo fa acquisire ancora più stima in lui. Ha una capacità di relazionarsi molto autorevole e ciò che ammiro è la franchezza educata e pacata che utilizza nello spiegare argomenti complessi o offrire risposte a punti di vista a tratti insidiosi. E’ instancabile, inesauribile, lo vedi scavare nella sua mente per trovare delle risposte che possano essere d’aiuto e se non la trova non preoccuparti che prima o poi ti chiama o ti scrive: “Ciccio, tutto okay?” Infine, ma non per ultima, la sua umiltà d’animo che oggi è qualità di pochi.

Dire che ha contribuito a migliorare la mia carriera è veramente poco. Le mie performance sono migliorate e di conseguenza anche quelle dei miei clienti. Se spesso riesco ad offrire risposte esaustive ai miei clienti è perché ho appreso da lui delle conoscenze che fino a prima non avevo. Inoltre, se raggiungi risultati importanti, lui ti nota e riesce a tirare il meglio che c’è in te. Non è da tutti. Alessandro è uno stimolo a far meglio. Ho imparato a riflettere sui processi, ad attuare un metodo migliore al mio modo di lavorare, a chiedermi il perché non si sono raggiunti i risultati sperati. A capire in profondità la strategia, i processi di acquisto… e potrei andare avanti per ore. Concludo dicendo: Grazie di Cuore Amico Mio

Giovanni Cerminara Consulente Web Marketing Strategico
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Silvia Signoretti

Penso che Alessandro sia un professionista etico, innanzitutto. I suoi valori personali e quelli professionali sono messi sempre in discussione, in modo costruttivo, per dare coerenza alle sue attività e al suo approccio, sia come imprenditore che come marketing manager che come formatore. Alessandro è un professionista che ha appreso con l’esperienza e lo studio quello che sa e che sa fare. Curioso, vigile, sempre attento, non smette di mettersi in gioco per comprendere come migliorare le sue competenze. Gli viene il mal di pancia (o il mal di testa), secondo me, se si rende conto che qualcosa non fila e non prende la piega che vorrebbe.

Alessandro ha studiato, si è formato, ha osservato e, come buon maestro, ha trasferito quel che ha appreso. Lo ha fatto sempre con grande trasparenza e in tutti questi anni l’ho visto fare la differenza per tanti imprenditori e per altrettanti consulenti che sono cresciuti con lui e grazie a lui durante il percorso WMI. Ha trasferito con gratitudine e senza chiedere nulla in cambio più di quello che gli era richiesto, gliel’ho sempre riconosciuto. Ora lo osservo in una fase di passaggio nuova e cruciale. Si è reso conto, a mio avviso, di avere fiuto imprenditoriale e di saper saggiare le persone di valore. Le attività in cui ha messo il suo zampino sono diventate aziende di successo e credo che tante altre potranno beneficiare del suo apporto.

Di Alessandro e del suo modo di relazionarsi mi è sempre piaciuta la sincerità. Nonostante la sua fama, non è mai stato supponente e ha sempre saputo confrontarsi con tutti. La sua capacità di sintesi e il suo occhio clinico sanno cogliere il nocciolo delle questioni senza troppi preamboli, il che viene messo in pista anche sul lavoro. Collaborare con lui rende i flussi più veloci, pratici e immediati. D’altro canto, è molto esigente e ha quell’ansia del fare e del vedere i risultati che contraddistingue un imprenditore che sta costruendo il suo stile. Sono sempre molto curiosa di osservare e apprendere da ciò che fa.

Considero Alessandro una sorta di mentore. Mi ha osservata e presa, piccina e insicura, all’interno del gruppo che gestiva, ritenendo che potessi essergli di supporto nella stesura della seconda edizione del suo libro. Fu una sfida, grande. A suon di aggiornamenti e discussioni mi aiutò credere in me, fino a farmi seguire il percorso come Connection Manager di cui sono orgoglioso membro fin dagli inizi. Confrontarmi con lui è sempre molto costruttivo e so che mi sa dare la giusta bastonata e sa usare anche la carota, al bisogno. Nella vita, per crescere e migliorarci, non abbiamo bisogno di persone che mettano lo zucchero sulla pillola, ma di chi sa aprirci gli occhi per vedere.

Con la giusta concretezza Alessandro ha saputo vedere il mio percorso e non si è mai fermato a ciò che ero, ma ha cercato sempre di mostrarmi ciò che potevo diventare, talvolta anche con lunghi silenzi, che erano colmi di parole, consapevole che per accompagnare qualcuno devi sapergli lasciare i suoi tempi. I miei so che sono più lunghi di quel che vorrebbe, ma se sono ciò che sono professionalmente ed eticamente è anche grazie a lui. Non posso che sentirmi fortunata ad averlo incontrato, sia quel che sia il percorso futuro.

Silvia Signoretti Fondatrice Franchising Strategy, co-fondatrice Marketing Strategy Solutions
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Jacopo Matteuzzi

Alessandro è uno dei pochissimi veri “Digital Srategist” che io conosca. Tanti si autodefiniscono in questo modo senza però possederne le reali caratteristiche. Per come la vedo io, per poter essere definiti Digital Strategist ci vogliono sostanzialmente due cose: un altissimo grado di competenza maturata sul campo (non basta leggere due libri o seguire un corso, sono necessari anni di pratica) ed una particolare attitudine, che potremmo chiamare “visione”, intesa come la capacità di elaborare la proiezione di uno scenario futuro in relazione ad un piano e a degli obiettivi. Le persone che conosco che possiedono entrambe queste qualità si contano sulle dita di una mano, e Alessandro è certamente uno di loro.

Jacopo Matteuzzi Chairman of the Board di Studio Samo
Lorenzo Ferrari

Alessandro ha conoscenze approfondite del marketing, sia della strategia che degli strumenti, unite ad una buona dose di pensiero laterale e tanto, tanto, tanto pragmaticissimo buon senso, qualità tanto essenziale quanto rara in chi è andato così in profondità negli abissi del marketing da trovarsi a camminare sul fondale, ma comunque indispensabile per rimanere ancorati alla realtà. Inoltre apprezzo e invidio il suo modo di pensare “outside of the box” e la sua capacità di estrarre sempre un nuovo coniglio dal cilindro. Se dovessi condensare ciò che penso di lui in una frase, lo descriverei con una citazione di Pasolini: mentre tutti applaudono i luoghi comuni, lui coltiva il seme del dubbio. E non è poco…

Mi ha mostrato ciò che avevo davanti agli occhi e che non vedevo, vuoi perché era troppo vicino o troppo lontano, dando una nuova prospettiva e un ampissimo respiro al futuro di RistoratoreTop.

Lorenzo Ferrari Fondatore di RistoratoreTop

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2Commenti

    1. Ciao Mario, grazie. Rappresenta certamente una risorsa preziosa e proprio per trarne il massimo vantaggio e per evitare investimenti errati è necessario conoscerla e controllarla adeguatamente. Grazie ancora.

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