Imprenditori indecisi

Web Marketing: Molti imprenditori non sanno.

BY: Alessandro Sportelli

Qualche tempo fa sono stato contattato da un’importante azienda italiana per fissare un appuntamento con il presidente e il direttore marketing della società. Si tratta di un’azienda storica, molto attiva nella vendita diretta sia online sia offline, che gode di conseguenza di buona reputazione e un brand forte.

Ecco parte della conversazione:

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Imprenditore:”Alessandro forse ho un problema. Per quel che riguarda le attività di web marketing noi affidiamo tutto a 4 agenzie esterne. Ogni agenzia svolge determinate attività in base alla propria specializzazione. Il problema è che NON SO esattamente cosa stia accadendo, cioè non so se stiano lavorando bene, perchè in azienda non c’è nessuno in grado di giudicare, controllare e verificare il lavoro delle agenzie.

Non credo facciano un cattivo lavoro, ma al momento non siamo nelle condizioni di capire se effettivamente stiano portando risultati e se il lavoro di tutte stia concorrendo effettivamente al raggiungimento dei nostri obiettivi di vendita, cioè “i numeri che contano” per intenderci…

E’ mia intenzione, quindi, chiederti di poter usufruire della tua consulenza una volta alla settimana per n mesi. Vorrei tu facessi un’analisi dello stato attuale e verificassi il lavoro delle agenzie e di conseguenza l’efficacia di tutte le attività online.”

Io:”Avete fatto un piano di web marketing?”

Imprenditore:”No.”

Io:”Grazie per la proposta. Mi dia qualche giorno per pensarci e le faccio sapere.”

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Non nascondo che la proposta mi ha fatto molto piacere (se non altro perchè per un appassionato di web marketing come me, operare per una grande azienda è sempre molto stimolante), allo stesso tempo però faccio fatica a “vendere il mio tempo” (anche perchè sono già abbastanza impegnato nelle attività dell’azienda che dirigo), ma il problema non è personale e non riguarda nè lo “stimolo” nè il “tempo”. Mi sono chiesto infatti quanto effettivamente poteva essere utile il mio supporto personale ad un’azienda che:

  1. esternalizza tutte la attività di web marketing a 4 agenzie,
  2. non possiede nessuna “risorsa interna” con competenze di web marketing strategico,
  3. non dispone di un piano di web marketing a cui le agenzie dovrebbero attenersi.

Ecco la mia risposta inviata per email:

[st_box title=”Risposta” type=”info”]Buongiorno xxxxxx e yyyyyy, vi scrivo in merito alla proposta di collaborazione di cui abbiamo discusso lo scorso lunedì.

Ci tengo a dire innanzitutto che la proposta mi ha fatto molto piacere e per questa ragione mi sono preso qualche giorno per rifletterci.

Ho riflettuto su ciò che ci siamo detti e principalmente sulle vostre attuali esigenze, che spero di aver interpretato correttamente. E’ indubbio che le attività online, ormai da diversi anni, ricoprano per la zzzzzzz un ruolo fondamentale e probabilmente per questo motivo gran parte di esse sono svolte da agenzie esterne.

Quindi, come da voi comunicato, sorge l’esigenza di governare, verificare, controllare, indirizzare le attività delle agenzie affinché siano direttamente e/o indirettamente finalizzate all’ottenimento di risultati reali e, quando possibile, misurabili.

Perché ciò accada è necessario che l’azienda si doti principalmente di:

  1. Un piano strategico di web marketing (che tra le altre cose serve a stabilire i ruoli delle agenzie e le modalità di monitoraggio dei risultati).
  2. Un Web Marketing Manager (che sia in grado di ideare questo piano o, almeno, attuarlo, seguire i lavori, coordinare le agenzie e verificare i risultati), meglio se è un ConnectionManager certificato.

In assenza di questi due elementi le agenzie, anche in buona fede, potrebbero agire autonomamente e in maniera scoordinata (o svogliata), quando in realtà dovrebbero solo ESEGUIRE le direttive del piano strategico aziendale che ne assegna ruoli precisi e circoscritti in funzione delle peculiarità e specializzazioni di ognuna.

Avrei potuto accogliere di buon grado la vostra proposta e impegnare un pò del mio tempo personale in questa avventura, tuttavia ho seri dubbi che il tempo che potrò dedicare al vostro progetto (ad esempio 1 giorno a settimana) sia sufficiente per svolgere le attività di un web marketing manager (la figura che credo serva) così come dovrebbero esser svolte vista l’importanza e la complessità dell’azienda.

Parlo di una figura che oltre ad occuparsi del mero controllo e coordinamento sia dotata anche di un minimo di intuizione per proporre nuove idee e piani di web marketing finalizzati all’incremento del business e predisporne l’implementazione. In altre parole, io credo che ad un’azienda importante, prestigiosa, complessa come la zzzzzz serva un web marketing manager che svolga dall’interno dell’azienda un ruolo indispensabile di coordinamento/verifica costante.

Si tratta di un professionista che deve conoscere alla perfezione l’azienda, partendo dai dati del CRM fino alle “virgole” delle newsletter inviate. Deve sapere tutto ciò che accade sui profili social e soprattutto “perchè” accade. Deve conoscere i motivi per cui su Google si acquistano alcune keyword invece di altre e decidere quali test effettuare, deve verificare che i siti funzionino e decidere eventuali modifiche orientate alla “vendita”, ecc.

Credo quindi che a voi serva cercare e assumere al più presto una figura professionale di questo tipo che si occupi a tempo pieno del web marketing aziendale, oppure chiedere supporto ad un ConnectionManager. Per quel che riguarda me, in un giorno alla settimana potrei ricoprire solo un ruolo di mero controllore, cioè verificare ciò che si sta facendo e costerei nettamente più di qualsiasi dipendente a tempo pieno.

In estrema sintesi credo sia indispensabile per la zzzzzzz essere il più possibile autonoma, almeno per quel che riguarda la pianificazione strategica, e non dipendente da me per il ruolo che potrei ricoprire e ancor meno dalle 4 agenzie…[/st_box]

Questo è un caso abbastanza particolare, ma anche per le piccole aziende il succo non cambia. Ho la fortuna di parlare con tanti imprenditori e ciò che percepisco, riguardo al web marketing, è spesso “confusione“, ovvero mancanza di informazioni realmente utili.

In che modo molti imprenditori si approcciano al web marketing?

Come ho già scritto/detto in altre occasioni, gran parte della confusione deriva dal fatto che molti imprenditori “associano” ancora il web marketing a determinati strumenti.

Imprenditori indecisi

Cosa intendo? Per alcuni fare web marketing significa avere un sito/blog, per altri significa essere posizionato su Google, per altri ancora significa essere o “fare qualcosa” sui social network. In pochi sanno rispondere alla domanda: PERCHE’? In pochi sanno come gli strumenti concorrono al raggiungimento di risultati reali, di numeri che contano.

Non conoscendo il motivo per cui è indispensabile nel loro caso specifico utilizzare uno strumento piuttosto che altri, spesso NON sono in grado di SCEGLIERE con cognizione di causa.

Esempio:

Tipologia di domanda che faccio spesso:”Come mai avete deciso di fare le inserzioni su Facebook e non ad esempio su Google?

Risposta tipica:”L’agenzia che gestisce le campagne dice che Facebook costa meno.

Facendo finta che l’agenzia sia in buona fede, ci troviamo nel caso abbastanza diffuso di agenzia ignorante, nel senso che ignora il semplice fatto che la scelta di Facebook ADS e/o Adwords non può dipendere dal costo dei click, MA in primo luogo dall’analisi del mercato e dei clienti potenziali e, dopo, dall’analisi dei risultati.

L’imprenditore, che spesso ha una vaghissima idea sull’argomento, non può che affidarsi al giudizio di chi reputa ESPERTO, ma evidentemente spesso sbaglia poichè un’agenzia che svolge un ruolo operativo (es. è specializzata in Facebook ADS) non è nelle condizioni di poter valutare (e quindi pesantemente influenzare) la strategia di web marketing dell’azienda.

Cosa sarebbe accaduto invece se l’imprenditore fosse stato pienamente consapevole dei ruoli che gli strumenti svolgono in un piano di web marketing e che, senza un’accurata analisi, NESSUNO può dire cosa serve (tranne miocugggino)?

Avrebbe potuto chiedere all’agenzia di spiegare e dimostrare la ragione per cui fare annunci su Google, nel suo caso specifico, non produce risultati… (col serio rischio di ottenere in cambio una “scena muta”, o altre motivazioni senza senso :D).

Su cosa basano le proprie scelte gli imprenditori ?

PRIMA Intuiscono, leggono, sentono dire da qualcuno (chissà chi…) che è importante “essere social”, che è importante posizionarsi su Google, che è importante bla bla bla bla… insomma frasi a caso lette su giornali, riviste, libri, sentite da “cugini” e dai concorrenti (se lo fanno loro, allora…), ecc.

In altre parole, capiscono – vagamente – che il web è importante.

DOPO aver fatto propria la convinzione che il web in qualche modo, non si sa bene come, può portare vantaggi alla propria attività, si mettono in moto per cercare qualcuno che sappia utilizzare quegli strumenti che loro hanno sentito dire esser fondamentali per chiunque, sempre e in tutti i casi. Non hanno difficoltà a trovare qualcuno che faccia anche un buon lavoro, visto che l’offerta in questo ambito è ormai ENORME, ma non conoscendo le basi del web marketing strategico, anche in questo caso, si affidano al “sentito dire“, oppure (nel caso di grandi aziende) ai nomi “più conosciuti“, alle agenzie più importanti, oppure si lasciano consigliare da “qualcuno” (un collega, un amico, ecc.)… “conosci uno bravo che mi posiziona il sito su Google?“.

Tutto ciò crea spesso un gap informativo/culturale tra domanda e offerta, tra l’imprenditore che intuisce l’importanza del web e l’agenzia che è specializzata in un ambito specifico e svolge spesso un ruolo puramente operativo (e sarebbe meglio continuasse a svolgere SOLO quello).

(Nota bene: in questo articolo faccio finta che l’offerta sia sempre sufficientemente buona e di qualità e non tengo in considerazione gli improvvisati, fuffaroli, i cosiddetti cugini, di cui ho parlato in articoli precedenti, che in maniera più o meno consapevole non possono che creare DANNI o, nella migliore delle ipotesi, non produrre risultati.)

Questo gap dovrebbe esser colmato dall’azienda, dall’imprenditore che dovrebbe farsi affiancare da qualcuno che comprenda alla perfezione le dinamiche del web marketing, sia in grado di progettare strategie e DELEGARE in maniera corretta e sensata, riuscendo a monitorare con precisione attività e risultati. Nelle aziende piccole questo ruolo potrebbe esser svolto dall’imprenditore stesso o da un ConnectionManager, poiché influisce direttamente su ciò che in qualunque azienda conta sul serio: clienti e fatturati!

Attenzione, non sto dicendo che l’imprenditore dovrebbe farsi il sito da solo o progettare la campagne su Google, ma che almeno dovrebbe sapere che genere di sito può andar bene nel suo caso e il motivo per cui fare campagne su Google potrebbe portare risultati e come misurarli.

La strategia di web marketing deve esser svolta in azienda perchè NESSUNO può conoscere meglio dell’azienda stessa i propri clienti, prodotti, problemi, opportunità, ecc.

Le agenzie devono esser di supporto alle strategie nate in azienda.

[st_box title=”Se è l’azienda ad improvvisare?” type=”info”]Ovviamente l’azienda che improvvisa un piano di web marketing senza sapere esattamente cosa sta facendo è ancor più problematica di un’agenzia che non fa bene il suo lavoro.[/st_box]

 

Il problema vero è quindi: (in)formazione degli imprenditori sul web marketing.

Cosa intendo per informazione? Non mi riferisco al semplice fatto di sapere cos’è un motore di ricerca, come si crea una campagna pubblicitaria su Google e Facebook o cos’è Google Analytics.

L’offerta formativa è cresciuta notevolmente (per chi vuole operare nel settore) e i ragazzi che intendono operare nell’ambito del web marketing hanno oggi infinite possibilità di formarsi sia con libri che con corsi in aula e online e risorse varie anche gratuite in giro per la rete a cui affiancare un bel pò di esperienza sul campo.

Quindi, come abbiamo detto, il problema non è l’offerta, non è la quantità/qualità di agenzie e professionisti.

Il vero problema culturale non riguarda chi opera nel settore ma tutti gli altri, cioè chi (imprenditori) dovrebbe/vorrebbe usufruire del web marketing per promuovere i propri prodotti e servizi online, quindi vendere e acquisire clienti.

Spesso gli imprenditori, come è ovvio, sentono l’esigenza di affidare alcune attività, come ad esempio le campagne di promozione online a agenzie e professionisti esterni.

Ciò dovrebbe essere normale. Sono tante le attività che un’azienda può decidere di esternalizzare e di certo non è un problema. Non è un problema neanche affidare alcune attività ad agenzie realmente capaci e specializzate in precisi ambiti. L’agenzia che svolge il proprio ruolo correttamente è un valore.

Il problema di molti imprenditori è un altro: non sono consapevoli di ciò che DAVVERO serva alla loro attività per acquisire clienti, e migliorare il proprio business, utilizzando internet.

Sono sopraffatti da un’offerta ormai ENORME e un’informazione (specie “pubblica”) a dir poco scadente e non sanno esattamente COSA SCEGLIERE e PERCHE’ USUFRUIRNE.

Scelgono e sbagliano.

Se cerchi un consulente/agenzia con “gli attributi”, scegli tra i Connection Manager (professionisti certificati) presenti nel motore di ricerca www.wmi.it

Se invece vuoi imparare di più sul web marketing strategico, il corso numero 1 in Italia è questo: www.corsowmi.it

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Alla prossima

Alessandro

Alessandro Sportelli

Alessandro Sportelli

Imprenditore e ricercatore nell’ambito del web marketing sin dai primi anni 2000. Autore dei libri “La Pubblicità su Facebook - Solo i numeri che contano”, “Il Succo del Web Marketing”, "Instagram Strategy". A lui si deve l’introduzione dei concetti di “Domanda Latente®” e “Domanda Consapevole®” nell’ambito del web marketing. È impegnato nella direzione Marketing di aziende negli ambiti ecommerce, formazione, ristorazione/food, servizi online. Leggi la sua storia

Opinioni

Enrico Ferretti

Considero Alessandro un vero mentore. E’ da sempre il mio punto di riferimento principale in ambito Web Marketing e il motivo è semplice: prima degli altri è in grado di capire il potenziale di strumenti/canali Digital ed inoltre diffonde solo strategie e tattiche che ha validato sul campo, spesso proprio sui suoi business/progetti. Ha coniato concetti sul Digital Marketing che sono a dir poco illuminanti ed è riuscito (insieme a Manuel Faè) ad elaborare il metodo Connection Funnel, che rappresenta a mio avviso il framework più completo per elaborare una strategia di marketing. Metodo che è stato applicato con successo da centinaia di aziende e consulenti di marketing su diversi modelli di business.

Alessandro è un vero patrimonio del nostro paese, un innovatore, una mente brillante che da 20 anni continua a formare i migliori professionisti del marketing online in Italia. Come se non bastasse è anche un raro esempio di umiltà e generosità, sempre a disposizione di colleghi e imprenditori che hanno bisogno di lui per confrontarsi sul meraviglioso mondo del marketing.

Devo molto ad Alessandro! Grazie a lui ho imparato tantissimo, evitando di commettere molti errori e accelerando il processo di crescita professionale, nonché della mia agenzia di marketing.

Enrico Ferretti CEO & Founder - Secret Key Web Agency
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Mattia Soragni

Che Alessandro abbia sempre avuto una marcia in più nel settore penso sia abbastanza chiaro a tutti, acquisendo competenze e punti di vista che in pochi hanno in Italia. Ha una visione del settore molto ampia, data sicuramente dall’esperienza e dagli anni di lavoro nei settori più vari, affrontando progetti e sfide molto grandi che gli permettono di ottenere ottimi risultati in ciò che fa. E’ una persona vera, e questa è per me la cosa più importante.

Sono sicuro di una cosa: che ogni volta ho modo di parlare, confrontarmi e discutere con Alessandro ne esco arricchito. Le sue “sberle” (virtuali, sia chiaro 🙂 ) mi hanno aiutato ad aprire gli occhi in più occasioni, ad affrontare meglio il mio lavoro, approccio ed obiettivi. Il punto di forza principale di Alessandro credo sia la componente umana che affianca in tutti i suoi ragionamenti e consigli che dispensa: ed è proprio questo che lo rende unico. Lo considero un mentore sicuramente da un punto di vista professionale ma anche personale: in più occasioni mi ha aiutato a superare limiti che avevano poco a che fare con il lavoro puro, ma più intrecciati alla vita personale che ovviamente riflette anche quella professionale e viceversa. Il fatto di “esserci già passato” gli permette di indicare la giusta direzione, senza la presunzione di conoscere o avere tutte le risposte: ascolta, comprende, pensa (molto), fa le giuste domande, e poi -quasi per magia- dice qualcosa che “apre delle porte”. Ha avuto (e continua a farlo) un grande impatto nel mio percorso professionale, e di questo non posso che esserne riconoscente.

Mattia Soragni Digital Marketing Strategist & Founder / Target Hunter
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Simone Marengo

Alessandro è una pietra miliare del web marketing in Italia, uno dei professionisti che in assoluto stimo di più. Per me è un innovatore in grado di spiegare concetti molto avanzati con un linguaggio semplice e chiaro, una competenza solida e avanzata, una visione acuta e luminosa. Il tutto condito da tanto umorismo e simpatia. Relazionarsi con Alessandro è sempre un’esperienza piacevole, arricchente e divertente.

Per il mio lavoro Alessandro è stato un personaggio chiave, realmente determinante. Ho seguito con attenzione il suo percorso, nell’arco di tutta la sua carriera. Reputo il suo contributo fondamentale, a partire dalla creazione del 1° corso su Facebook in Italia, per passare ai suoi insegnamenti grazie al libro sulle Facebook Ads, fino al più recente sviluppo, assieme a Manuel Faè, del modello Connection Funnel, il metodo che attualmente utilizziamo in agenzia per fornire consulenza strategica ai nostri clienti. Semplicemente, se non avessi incontrato Alessandro probabilmente oggi non mi occuperei di marketing.

Simone Marengo Amministratore di Marengo Marketing srl
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Gianpaolo Antonante

Alessandro è a mio modo di vedere il più grande esperto di web marketing strategico che io abbia mai conosciuto. E lo è per distacco. Ha una capacità di ragionamento strategico fuori dal comune. Mi formo con lui da ormai anni: in teoria gli argomenti sarebbero sempre gli stessi, in pratica però ogni volta ne esco “imparato”.

Il migliore. Per distacco.

Aver studiato con Alessandro ha oggettivamente moltiplicato le mie competenze e la mia capacità di ragionamento. E questo ha influenzato pesantemente la mia capacità di formare i miei collaboratori e di portare risultati ai nostri clienti.

Gianpaolo Antonante Fondatore di Stratego Swat srl (agenzia di web marketing)
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Alessandro Odierna

Alessandro è geniale. L’ho apprezzato come divulgatore ma la mia stima per lui è soprattutto relativa alla sua capacità imprenditoriale. Nella mia azienda come socio è protagonista: sia nella condivisione della strategia che nella formazione delle nostre risorse.

La sue conoscenze e la sua esperienza, sommate alla sua trasparenza e generosità, mi hanno permesso di crescere come imprenditore e come persona. Alessandro non teme la condivisione, anzi, al contrario, vive con disagio la chiusura. Mi ha ispirato per la sua visione del marketing a forte vocazione strategica, grazie a lui in American Uncle non siamo mai ceduti alla tentazione di scegliere soluzioni utili solamente al breve periodo e molte delle cose che stiamo facendo sono state partorite dalla sua mente. Firmerei per avere altri Alessandro Sportelli nella mia azienda.

Alessandro Odierna CEO di Americanuncle.it
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Vito Torres

Ha delle competenze strategiche fuori dal comune, ogni volta che gli ho sottoposto una problematica legata ad un business ha sempre tirato fuori una risposta illuminante che, il più delle volte, mi ha lasciato senza parole. Ha una profonda conoscenza dell’ambito strategico, ma anche pratico, del web marketing. Ha un modo di comunicare semplice e diretto. Dal 2012 penso di aver letto qualsiasi cosa lui abbia scritto sul marketing. Di Alessandro, sin da subito mi ha colpito l’immensa eticità professionale, un elemento di fondamentale importanza.

Penso che Alessandro (insieme a Manuel Fae) sia la persona a cui non smetterò mai di dire grazie. Grazie a lui ho capito quale fosse la mia strada da consulente, grazie a lui ho capito come raggiungere i miei risultati professionali, grazie a lui ho capito quale fosse il mio posto nel panorama del marketing italiano. Lo ritengo IL MIO MAESTRO, e in ogni occasione in cui mi trovo a parlare di lui non posso far altro che ribadirlo.

Vito Torres Founder e Direttore Marketing di Digital Factor
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Francesco Gavello

Alessandro è uno dei pochi, autentici, pilastri del web marketing italiano. I suoi studi sulla domanda consapevole e latente – e non solo – hanno letteralmente fatto scuola nel corso degli anni. È senza dubbio uno dei professionisti più competenti e affabili che abbia avuto il piacere di incrociare negli anni. Professionisti come Alessandro ricordano prima di tutto come si possa fare marketing rimanendo con i piedi per terra e offrendo sempre un consiglio o un sorriso.

Francesco Gavello CEO, Gavello Srl
Antonio Meraglia

Alessandro è il mio punto di riferimento quando parliamo di web marketing strategico. È una persona competente, parsimoniosa ed oculata nelle sue scelte e sopratutto nell’esprimere la propria opinione. Nel tempo mi ha insegnato tutto ciò che di buono in ambito marketing riesco a fare, partendo da un metodo preciso e ben definito.

Antonio Meraglia CEO e Founder Stravideo
Giovanni Cerminara

A parte la stima che nutro nei suoi confronti, l’ho sempre considerato il mio mentore. Non si è mai risparmiato di darmi consigli, che vi posso garantire si sono sempre rilevati profittevoli per me e per i miei clienti. Chiaramente la stima non è solo lavorativa, ci mancherebbe, soprattutto personale. Penso che un professionista carismatico e di valore lo è nel momento in cui riesca anche a capire i comportamenti delle persone, lui è così… una persona alla mano, trasparente e di rispetto, e questo fa acquisire ancora più stima in lui. Ha una capacità di relazionarsi molto autorevole e ciò che ammiro è la franchezza educata e pacata che utilizza nello spiegare argomenti complessi o offrire risposte a punti di vista a tratti insidiosi. E’ instancabile, inesauribile, lo vedi scavare nella sua mente per trovare delle risposte che possano essere d’aiuto e se non la trova non preoccuparti che prima o poi ti chiama o ti scrive: “Ciccio, tutto okay?” Infine, ma non per ultima, la sua umiltà d’animo che oggi è qualità di pochi.

Dire che ha contribuito a migliorare la mia carriera è veramente poco. Le mie performance sono migliorate e di conseguenza anche quelle dei miei clienti. Se spesso riesco ad offrire risposte esaustive ai miei clienti è perché ho appreso da lui delle conoscenze che fino a prima non avevo. Inoltre, se raggiungi risultati importanti, lui ti nota e riesce a tirare il meglio che c’è in te. Non è da tutti. Alessandro è uno stimolo a far meglio. Ho imparato a riflettere sui processi, ad attuare un metodo migliore al mio modo di lavorare, a chiedermi il perché non si sono raggiunti i risultati sperati. A capire in profondità la strategia, i processi di acquisto… e potrei andare avanti per ore. Concludo dicendo: Grazie di Cuore Amico Mio

Giovanni Cerminara Consulente Web Marketing Strategico
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Silvia Signoretti

Penso che Alessandro sia un professionista etico, innanzitutto. I suoi valori personali e quelli professionali sono messi sempre in discussione, in modo costruttivo, per dare coerenza alle sue attività e al suo approccio, sia come imprenditore che come marketing manager che come formatore. Alessandro è un professionista che ha appreso con l’esperienza e lo studio quello che sa e che sa fare. Curioso, vigile, sempre attento, non smette di mettersi in gioco per comprendere come migliorare le sue competenze. Gli viene il mal di pancia (o il mal di testa), secondo me, se si rende conto che qualcosa non fila e non prende la piega che vorrebbe.

Alessandro ha studiato, si è formato, ha osservato e, come buon maestro, ha trasferito quel che ha appreso. Lo ha fatto sempre con grande trasparenza e in tutti questi anni l’ho visto fare la differenza per tanti imprenditori e per altrettanti consulenti che sono cresciuti con lui e grazie a lui durante il percorso WMI. Ha trasferito con gratitudine e senza chiedere nulla in cambio più di quello che gli era richiesto, gliel’ho sempre riconosciuto. Ora lo osservo in una fase di passaggio nuova e cruciale. Si è reso conto, a mio avviso, di avere fiuto imprenditoriale e di saper saggiare le persone di valore. Le attività in cui ha messo il suo zampino sono diventate aziende di successo e credo che tante altre potranno beneficiare del suo apporto.

Di Alessandro e del suo modo di relazionarsi mi è sempre piaciuta la sincerità. Nonostante la sua fama, non è mai stato supponente e ha sempre saputo confrontarsi con tutti. La sua capacità di sintesi e il suo occhio clinico sanno cogliere il nocciolo delle questioni senza troppi preamboli, il che viene messo in pista anche sul lavoro. Collaborare con lui rende i flussi più veloci, pratici e immediati. D’altro canto, è molto esigente e ha quell’ansia del fare e del vedere i risultati che contraddistingue un imprenditore che sta costruendo il suo stile. Sono sempre molto curiosa di osservare e apprendere da ciò che fa.

Considero Alessandro una sorta di mentore. Mi ha osservata e presa, piccina e insicura, all’interno del gruppo che gestiva, ritenendo che potessi essergli di supporto nella stesura della seconda edizione del suo libro. Fu una sfida, grande. A suon di aggiornamenti e discussioni mi aiutò credere in me, fino a farmi seguire il percorso come Connection Manager di cui sono orgoglioso membro fin dagli inizi. Confrontarmi con lui è sempre molto costruttivo e so che mi sa dare la giusta bastonata e sa usare anche la carota, al bisogno. Nella vita, per crescere e migliorarci, non abbiamo bisogno di persone che mettano lo zucchero sulla pillola, ma di chi sa aprirci gli occhi per vedere.

Con la giusta concretezza Alessandro ha saputo vedere il mio percorso e non si è mai fermato a ciò che ero, ma ha cercato sempre di mostrarmi ciò che potevo diventare, talvolta anche con lunghi silenzi, che erano colmi di parole, consapevole che per accompagnare qualcuno devi sapergli lasciare i suoi tempi. I miei so che sono più lunghi di quel che vorrebbe, ma se sono ciò che sono professionalmente ed eticamente è anche grazie a lui. Non posso che sentirmi fortunata ad averlo incontrato, sia quel che sia il percorso futuro.

Silvia Signoretti Fondatrice Franchising Strategy, co-fondatrice Marketing Strategy Solutions
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Jacopo Matteuzzi

Alessandro è uno dei pochissimi veri “Digital Srategist” che io conosca. Tanti si autodefiniscono in questo modo senza però possederne le reali caratteristiche. Per come la vedo io, per poter essere definiti Digital Strategist ci vogliono sostanzialmente due cose: un altissimo grado di competenza maturata sul campo (non basta leggere due libri o seguire un corso, sono necessari anni di pratica) ed una particolare attitudine, che potremmo chiamare “visione”, intesa come la capacità di elaborare la proiezione di uno scenario futuro in relazione ad un piano e a degli obiettivi. Le persone che conosco che possiedono entrambe queste qualità si contano sulle dita di una mano, e Alessandro è certamente uno di loro.

Jacopo Matteuzzi Chairman of the Board di Studio Samo
Lorenzo Ferrari

Alessandro ha conoscenze approfondite del marketing, sia della strategia che degli strumenti, unite ad una buona dose di pensiero laterale e tanto, tanto, tanto pragmaticissimo buon senso, qualità tanto essenziale quanto rara in chi è andato così in profondità negli abissi del marketing da trovarsi a camminare sul fondale, ma comunque indispensabile per rimanere ancorati alla realtà. Inoltre apprezzo e invidio il suo modo di pensare “outside of the box” e la sua capacità di estrarre sempre un nuovo coniglio dal cilindro. Se dovessi condensare ciò che penso di lui in una frase, lo descriverei con una citazione di Pasolini: mentre tutti applaudono i luoghi comuni, lui coltiva il seme del dubbio. E non è poco…

Mi ha mostrato ciò che avevo davanti agli occhi e che non vedevo, vuoi perché era troppo vicino o troppo lontano, dando una nuova prospettiva e un ampissimo respiro al futuro di RistoratoreTop.

Lorenzo Ferrari Fondatore di RistoratoreTop

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11Commenti

  1. Tempo fa una grossa azienda italiana nel settore dei ricambi auto, alla mia domanda “Ma avete qualcuno in azienda in grado di verificare il rendimento della campagna?”. La risposta è stata “Be’, con quello che gli paghiamo, diamo per scontato che lo facciano bene”.

    Ecco…

  2. Ciao Alessandro,
    Il problema è che molte aziende italiane sono uni personali. Il titolare passa tutto il giorno con le mani nel prodotto e non ha tempo per informarsi sulla strategia di “web marchetting sul compiuterrr”.

    Alla luce di un quadro così desolante e della difficoltà a cambiare, non credi che una soluzione più efficace per aiutare questi imprenditori potrebbe essere quella di formare nuovi professionisti che li aiutino nella definizione della strategia di marketing?

    1. Ciao Marco, conosco abbastanza bene la situazione delle piccole aziende italiane. Ciò non toglie però che se un imprenditore è al 100% concentrato sulla produzione, allora secondo il mio modesto parere è più un tecnico che un imprenditore. Negli anni 70 bastava “avere il prodotto”, ora non basta più. E’ necessario capirne di strategie di marketing.

      Per rispondere alla tua domanda direi SI, ma si tratta pur sempre di un compromesso. Probabilmente sai bene che un consulente esterno, parliamoci chiaro, non punta a rendere AUTONOMO un imprenditore, ma spesso mira a renderlo dipendente dai suoi servizi e questa, converrai, non è la cosa giusta. Per questa semplice ragione ritengo che la “strategia” deve esser fatta in azienda, al limite con il supporto di un consulente, ma non delegata completamente. 😉

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